Dopo La Festa dello
scorso anno, rimaneggiata e condizionata da un’incessante pioggia, quest’anno
tutto è andato per il meglio. Un tempo meraviglioso ci ha accompagnato lungo
una giornata all’insegna del buon mangiare, del divertimento, della
convivialità e delle tradizioni.
È stata una
festa leggermente diversa dagli altri anni, meglio organizzata e meglio
disposta. A partire dal pranzo con i tavoli posti lungo il parcheggio prima di
arrivare in Piazza, con quest’ultima che è rimasta libera per gli altri eventi:
la cottura delle brice e delle salsicce, il poter passeggiare e chiacchierare
tranquilli e non ultimo la dimostrazione della pestatura e dell’aventatura
delle castagne. Una vera e propria rievocazione come nei tempi passati: mentre
si tiene ad una corda, l’uomo con gli zoccoli chiodati pesta le castagne nel
bigone a ritmo della cantilena delle donne che nel frattempo aventano le
castagne appena sbucciate.
Un momento
speciale che solo in pochi hanno vissuto nei tempi passati e ora abbiamo la
possibilità di riviverlo e conoscerlo, riuscendo a malapena a capire cosa
abbiano significato quei gesti. Quanta fatica per raccattare, seccare e pestare
le castagne, e quanta speranza di vita e sopravvivenza per l’inverno che
cominciava. Ma per noi oggigiorno è festa, guardiamo e cantiamo col sorriso.
Le
tradizioni non finiscono certo qui, le novelle raccontate nel Seccatoio del
Cavallari col fuoco acceso sono un appuntamento imperdibile, così come il
Molino di Morino aperto.
Si potrebbe
parlare ancora degli altri eventi, come la visita guidata al Paese, i mercatini
con i prodotti tradizionali, ma l’ultima cosa da dire sono i riconoscimenti
alla nostra Festa. Ogni anno miglioriamo, e questo fatto è riconosciuto anche
dalla Comunità Montana del Casentino che ha fregiato la Festa di Castagnatura
2011 del titolo di Festasaggia, grazie all’impegno nel valorizzare le
tradizioni, i sapori raggiolatti e la salvaguardia dell’ambiente con una
corretta raccolta differenziata.
Ed i
riconoscimenti non finiscono qui, forse il più gratificante è l’aver ricevuto
la visita di una delegazione finlandese che ha partecipato alla Festa visitando
il Paese. Raggiolo non è ceto al centro del mondo, ma se siamo riusciti a farci
conoscere fin nel lontano Nord-Europa non possiamo che essere soddisfatti e
complimentarci con tutti noi soci della Brigata di Raggiolo.
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