Di certo non l’abbiamo
di fronte a noi ogni giorno della nostra vita e non ci pensiamo ripetutamente,
ma per chi vive in Casentino o in Valdarno, la Croce del Pratomagno, rappresenta
un emblema della nostra cultura e della nostra tradizione.
Eppure, anche per chi non ha granché interesse, la Croce è
sempre stata lì, ha vegliato su intere generazioni, dalla sommità del
Pratomagno. Ha vissuto i grandi e disastrosi eventi del nostro novecento, e
sempre ha rappresentato quello per cui è stata eretta.
La Croce, il simbolo della fratellanza e la cappella di S.
Francesco, sono quei simboli tangibili della fede e dell’unione di tutto il
popolo che circonda il Pratomagno, ostinato nel voler vedere questo luogo
sempre in ottime condizioni.
Grazie a coloro che hanno a cuore questi luoghi è cominciato
il restauro della Croce monumentale del Pratomagno, e non sono solo parole, ma
sono fatti concreti.
Nonostante il tempo inclemente i lavori sono cominciati, la
Croce verrà sabbiata e riverniciata, sostituendo quelle parti ormai
compromesse, il basamento sarà rifatto grazie alla manualità degli scalpellini
del Pratomagno, Giocondo e Cesare, portatori di antiche capacità manuali e l’area
circostante sarà migliorata e ripristinata.
Ma il progetto, finanziato da Bancaetruria e Regione
Toscana, non si ferma qui: verrà restaurata la terracotta con l’immagine di San
Francesco, e ripristinato il cippo commemorativo del trasvolatore australiano Bert
Hinkler, nell’ottantesimo anno dalla sua
morte proprio sul Pratomagno.
Ma non finisce qui, la Croce ovviamente sovrasta l’intero
territorio e questo ne sarà valorizzato attraverso una nuova carta dei sentieri
appositamente del Pratomagno: saranno presenti i sentieri CAI, con qualche
nuova aggiunta per l’occasione, ed altri sentieri intorno a Raggiolo. Perché siamo
sicuro che il miglior modo per valorizzare un massiccio montuoso passa
attraverso la percorribilità dei luoghi e la conoscenza dell’ambiente.
Tutto questo sarà inserito nel nuovo sito sulla Croce del
Pratomagno, vi si potranno leggere le varie informazioni storiche, sul restauro
e sulle principali vicende. La sezione sentieri sarà particolarmente curata e
da qui si potranno scaricare le tracce dei sentieri per poi utilizzarle negli
strumenti GPS da trekking. Una novità per il Pratomagno che speriamo sia ben
gradita.
A questo lavoro ha partecipato il CAI di Arezzo e del
Valdarno, in collaborazione con noi della Brigata di Raggiolo, fra tutti, siamo
quelli che abbiamo più a cuore questi luoghi e li vogliamo valorizzare nel
migliore dei modi. Appositamente per l’occasione il CAI ha ripulito e
migliorato i sentieri del Pratomagno e grazie ala Brigata di Raggiolo altri
sentieri faranno parte della rete escursionistica CAI. Per finire l’impegno
della Brigata e del CAI culminerà con l’apposizione lungo i sentieri di
specifiche tabelle segnavia che indicheranno la direzione, i luoghi e i tempi
di percorrenza di ogni sentiero.
Il 2013 sarà ricordato per molto tempo, abbiamo l’occasione
di far parte di un pezzo di storia e perché non contribuire nel nostro piccolo
a questo progetto? Partecipate inviando all’indirizzo labrigatadiraggiolo@gmail.com le
vostre foto della Croce del Pratomagno, le foto storiche, gli anni trascorsi,
le immagini particolari ed infine i lavori di restauro. Tutti insieme potremo
esporle a Raggiolo e mostrarle come vanto ed orgoglio dei nostri tesori.
Partecipate numerosi e nel frattempo vi aspettiamo sabato 27
luglio per l’inaugurazione della Croce Monumentale del Pratomagno.
Nessun commento:
Posta un commento