Padre Luigi da
Pietrasanta ne sarebbe proprio orgoglioso, ed insieme a lui anche tutti coloro
che negli anni venti hanno contribuito al progetto ed alla costruzione della
Croce del Pratomagno. Anche i raggiolatti che portarono a spalla le traversine
ed i bulloni sanno che qualcuno dei loro discendenti ha contribuito al
restauro.
Più di 80 anni dopo, la Croce del Pratomagno è tornata a
splendere. all’inizio era così, come la vediamo oggi, nella sua grandezza e
magnificenza. Adesso può mostrarsi ancor più bella grazie al nuovo colore che
la fa risplendere con la luce del sole e rosseggiare come un fuoco nella
penombra.
I nuovi lavori non hanno solo dato vita al nuovo colore,
sono stati sostituiti tutti i bulloni per una migliore messa in sicurezza e
tutta l’area intorno ha un nuovo aspetto, più fruibile e vivibile, con molte
più informazioni sui panorami e la storia del Pratomagno.
Ed è tornato a risplendere con i suoi colori originali anche
la terracotta raffigurante San Francesco, simbolo unico e per il quale è stata
eretta la Croce, dentro una cappella restaurata e protetta da possibili
vandali.
Tutto è nuovo, anche la staccionata con i nuovi ingressi, i
pannelli espositivi e le sedute per riposarsi, per non parlare del basamento in
pietra, lavoro di una maestria unica dell’inimitabile Giocondo.
La partecipazione è stata memorabile, da tutte e due le
vallate, Casentino e Valdarno, si sono riversate oltre 1500 persone. Tutte
unite dalla partecipazione ad una giornata così intensa e storica.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti, ai frati
cappuccini di Certomondo, agli enti promotori e finanziatori, alle
amministrazioni pubbliche, alle associazioni combattentistiche e non, all’ambasciata
australiana, all’Aeroclub Centini di Arezzo e agli aquilonisti umbri.
Un grazie di cuore perché vedere così gremito il Pratomagno,
con gli stessi valori ed ideali che si sono mantenuti costanti nei decenni, ci
rende proprio orgogliosi di appartenere a questo territori.
Ma non è finita qui, da oggi è compito di ognuno di noi
mantenere queste bellezze, approfittare della nuova carta dei sentieri
consultabile sul sito www.crocedelpratomagno.it
e partecipare alle iniziative che associazioni come La Brigata di Raggiolo organizzeranno
questa estate e nei prossimi anni.
Noi vogliamo che la Croce continui a risplendere per un
altro secolo e che San Francesco continui a vegliarci dall’alto. Per questo ci
impegneremo come abbiamo appena fatto, e i risultati si possono toccare con
mano!
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