Martedì
24 maggio presso la sede della Provincia di Arezzo, è stata presentata
la “Carta dei Valori del Pratomagno”, un documento elaborato e
sottoscritto da una serie di soggetti, sia pubblici che privati, dei tre
versanti: casentinese, valdarnese e fiorentino. Quella che è
abitualmente definita come “l’altra montagna”, in riferimento ai
prospicienti contrafforti appenninici della Giogana e del Parco
Nazionale. Una montagna “altra” perché alternativa e complementare,
forse meno conosciuta ma più antropizzata e non meno ricca di elementi
di pregio ambientale, storico, architettonico. Basti pensare ai borghi
che ne popolano le pendici (alcuni dei quali riconosciuti fra i Borghi
più belli d’Italia).
“La Carta del Pratomagno
è uno strumento sottoscritto da una quarantina di soggetti pubblici,
privati ed associazionistici, per lo sviluppo di questa terra attraverso
l’organizzazione di eventi e la promozione turistica, ma soprattutto
piace sottolineare il lavoro comune svolto da tutti i soggetti
partecipanti - ha ricordato Eleonora Ducci, in qualità di vicepresidente
della Provincia di Arezzo, nonché Assessore all'Ecomuseo e alla Cultura
dell'Unione dei Comuni Montani del Casentino e sindaco di Talla. -
Spesso non è facile mettere allo stesso tavolo Enti vicini o
dirimpettai, mentre in questo caso pur con tutte le difficoltà
logistiche che ci sono, l’unità di intenti ha prevalso sugli ostacoli
dei quali talvolta ci facciamo scudo. Grazie alla volontà di
confrontarsi tra istituzioni e Associazioni di volontariato operanti nel
territorio, - continua Ducci - è nato in poco tempo uno scambio di
esperienze, prospettive ed idee, per lavorare concretamente a progetti
che mirino ad un incremento delle presenze turistiche in alta quota.
Fondamentale dunque la condivisione tra gli Enti e le Associazioni delle
valli collegate attraverso il crinale del Pratomagno”.
“Dopo
l’impegno cominciato nel 2013 con il grande lavoro profuso per il
restauro della Croce del Pratomagno, proseguito nel 2014 e 2015 con la
creazione del sentiero H-Ring per ricordare il trasvolatore australiano
Bert Hinkler, - afferma Moreno Botti Sindaco del Comune di Loro
Ciuffenna - proseguono le iniziative di valorizzazione di tutto il
territorio del Pratomagno. Nel corso degli anni, soprattutto negli
ultimi decenni, la montagna ha subito un progressivo spopolamento per lo
spostamento delle popolazioni verso il fondovalle e i centri urbani, ma
non è mai stata abbandonata spiritualmente dalla gente, anche se le
selve non davano più sostentamento come un tempo. Oggi, - continua Botti
- non possiamo permetterci di perdere questo valore storico, culturale
ed economico, ma soprattutto personale. Cominciamo dunque a vedere il
Pratomagno come quel territorio che unisce Casentino e Valdarno, che
racchiude storie e tradizioni, che ha formato la nostra comunità e che
ha bisogno di essere valorizzato per mostrare i tesori che racchiude in
sè. Proprio con questo spirito è nata la Carta dei Valori del
Pratomagno, grazie all'impegno di un comitato di promotori composto
dall’Unione dei Comuni del Pratomagno, l’Unione dei Comuni montani del
Casentino con l’EcoMuseo del Casentino, i comuni di Loro Ciuffenna e
Ortignano Raggiolo e l’associazione La Brigata di Raggiolo, sono stati
riuniti oltre 40 tra enti pubblici, associazioni e privati, aderenti
alla Carta, per valorizzare il Pratomagno e la sua cultura – conclude
Botti.”
La
Carta, è un modo per tutelare i valori e per mantenere e migliorare un
territorio che unisce decine di comunità sparse che mantengono in comune
tra loro storia e tradizioni.
Propone
di fissare i valori morali su cui fondare l’impegno comune per
valorizzare un territorio, portando alla luce la bellezza e l’unicità
della natura, favorendo la fruibilità e l’offerta turistica, in modo che
inizi un percorso positivo di valorizzazione delle attività economiche
del territorio.
La
Carta dei Valori sarà lo spunto per organizzare e promuovere iniziative
che mostrino le bellezze del Pratomagno, ma prima di tutto l’impegno
concreto per il 2016 sarà quello di far abbattere il traliccio, ormai in
disuso ed abbandonato, della Rai, sul monte Pianellaccio, proprio
accanto alla Croce. A tale scopo l'Associazione La Brigata di Raggiolo,
ha consegnato ad Eleonora Ducci, 2000 firme raccolte nei comuni del
Pratomagno.. Un modo per far tornare al suo splendore un crinale che possiamo ammirare da chilometri di distanza.
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