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sabato 26 settembre 2009

Festa di Castagnatura: la prima volta (15 anni orsono)

In attesa del grande evento, ovvero della prossima edizione della Festa di Castagnatura che si terrà il 1° novembre nel borgo di Raggiolo, iniziamo la pubblicazione di post tutti dedicati al tema della Castagna e della tradizionale Festa.
Oggi rievochiamo il ricordo della prima edizione della Festa, tenutasi nel mese di ottobre del 1994. Lo facciamo con un articolo a firma Bruno Luddi, uscito sul primo numero di TuttoRaggiolo, datato Aprile 1995.

Per saperne di più sulla prossima festa [clicca qui]

La foto di copertina è di Lorenzo Venturini

PRIMA FESTA DI CASTAGNATURA (ottobre 1994)
Sono ormai trascorsi alcuni mesi dall’ultima Domenica di ottobre 94, giorno in cui a Raggiolo si è svolta la “Prima Festa di Castagnatura” ed ancora non si è spento l’eco del successo ottenuto.
Il Consiglio della Brigata aveva voluto con forza la realizzazione di questa Festa, importante per quello che le castagne hanno rappresentato nella vita della comunità di Raggiolo e per le tradizioni ad esse connesse. Comunque fosse andata ci impegnavamo a riproporla ogni anno in questo periodo.
Mi sembra doveroso un cenno di cronaca per quei soci che, per motivi vari, non sono potuti intervenire.
La giornata, per fortuna, si è subito presentata favorevolmente con un bel cielo azzurro ed un tiepido sole che metteva in risalto il bosco con i suoi bei colori pre-autunnali.
La piazza e la nostra sede erano state abbellite con tanti festoni colorati e lampadine; in piazza era stata montata la griglia per poter arrostire le castagne e le salsicce; erano stati preparati ben 20 chili di “baccalà alla livornese” da due nostre compaesane insuperabili per la loro bravura e generosità (la Cecilia e la Rosa); erano pronti i fagioli al forno e la Maria aveva preparato ben otto grandi teglie di castagnaccio. Fiaschi di buon vino avrebbero fatto compagnia sulla tavola a queste prelibatezze.

Tutto era pronto. Alle 17,30 quando il giorno cominciava a morire il fuoco nasceva e con lui cominciava la festa. In mezzo alla Piazza, davanti a molti ospiti richiamati a Raggiolo da amici o dalle locandine sparse in tutto il Casentino, i nostri compaesani Gaetano, Osvaldo, Piera ed altri si sono esibiti in quell’antica arte che è propria del popolo di Raggiolo: fare la polenta di castagne nel paiolo (che è andata letteralmente a ruba).
I consigli di altri esperti non sono mancati come quello di Fedoro , il quale ci ha raccomandato in modo perentorio di adoperare l’acqua della fonte “Palaia”, altrimenti “non sarebbe venuta buona”.
Intanto diversi volontari "castravano" centinaia di castagne che finivano regolarmente sulla griglia rovente per arrostirsi al punto giusto.
Lo spettacolo era entusiasmante: la piazza gremita di persone incantate da quello spettacolo, da quegli odori che sembravano venire dal passato; i turisti rimanevano colpiti dai volti dei paesani che rivivevano con euforia un momento della loro trascorsa gioventù.
A Raggiolo a fine ottobre non si era mai vista tanta gente: c’erano macchine parcheggiate ben oltre il tunnel e molto in su per la via dei campi.
E noi della “Brigata” ci siamo ritrovati sommersi di richieste, sembrava
che nessuno avesse mangiato. E’ stato un gran correre: mi ricordo Guido che impegnato nel girare le castagne sul fuoco, preso dal suo lavoro senza sosta, si è ritrovato il maglione bruciato; ed Omero che per ore ha affettato polenta e servito baccalà e fagioli.
Questi sono solo alcuni nomi dei tanti paesani che, spontaneamente, hanno contribuito alla realizzazione di questa Festa.
Abbiamo visto tavolate di giovani e anziani trascorrere ore in allegria e amicizia.
Alle fine della festa avevamo finito tutte le scorte compreso quel quintale di marroni che alla vigilia ci sembravano tanti.
Al termine i complimenti non sono mancati e noi siamo stati felici nel vedere il Paese festante e vivo in un periodo dell’anno in cui, in passato, dormiva già il lungo letargo invernale. Questa sensazione è stata condivisa non solo da noi della “Brigata”, ma anche da tutte quelle persone che già il giorno dopo ci suggerivano iniziative per la prossima Festa, a cui vi diamo l’appuntamento con la certezza che anche voi non mancherete a cantare con noi che “A RAGGIOLO È SEMPRE FESTA". Bruno Luddi

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