Certe volte dobbiamo affrontare battaglie più grandi di noi,
vediamo il mondo muoversi mentre siamo inermi ed incapaci di opporci. Ci capita
molte volte nella vita e nelle più svariate occasioni e situazioni. Questa
volta sta accadendo in tutta Italia, in Toscana, in Casentino fino nel nostro
Raggiolo, si è insinuato un male pernicioso, davanti al quale non possiamo fare
niente singolarmente.
Avrete seguito fino ad oggi i vari post sulla vespa cinese,
il cinipide galligeno, magari anche con indifferenza perché il problema non vi
riguarda direttamente, ma è inutile ricordare come il bosco di castagno sia un
patrimonio di tutti, elemento base della nostra vita, della nostra cultura e
delle nostre tradizioni, molta gente vive e guadagna grazie ai suoi frutti e
chissà se negli anni a venire una risorsa come la castagna ritornerà ad essere
elemento di sussistenza per molte e molte famiglie.
La vespa o mosca cinese è un piccolo insetto che si insinua
nelle gemme del castagno e ne assorbe tutta la linfa, portando la pianta ad
avvizzire per poi morire, grandi danni sono avvenuti in Piemonte, regione del
primo contagio, ed ora tocca a noi: già gran parte dei nostri castagni
presentano le tipiche galle rosse segno di un destino ormai segnato. E non
possiamo fare niente da soli. Non esiste una cura rapida e veloce, magari con
qualche prodotto chimico che possa risolvere la situazione. Esiste solo la
presenza di un insetto antagonista sviluppato dall’università di Torino, il
Torimus Sinensis, capace di nutrirsi della mosca cinese e, quindi, di
debellarla.
Per questo individualmente non si può fare nulla, dobbiamo
unirci e presentarci alle istituzioni incaricate della risoluzione del
problema. Così è successo. La Brigata di Raggiolo ha svolto il ruolo di
aggregatore delle varie istanze e delle segnalazioni della presenza del
cinipide, sviluppando una cartina con il grado di contagio dei castagni. Tutto
il materiale è stato poi fornito all’Unione dei Comuni Montani del Casentino,
grazie al quale, insieme al Servizio Fitosanitario della Ragione Toscana, hanno
potuto constatare la gravità della situazione e correre ai ripari.
Dopo tutto questo lavoro, sempre convinti di voler salvare
il nostro territorio, siamo giunti al risultato, alla vittoria: nella primavera
2013 verranno effettuati i lanci dell’insetto antagonista, capace di debellare
la mosca cinese. In tutto il Casentino sono previsti 8 lanci, di cui ben 3 nel
comune di Ortignano Raggiolo: a S. Piero, a Badia a Tega e a Raggiolo (poco
sopra il paese), in modo da coprire l’intero territorio comunale.
È una vittoria perché abbiamo fatto qualcosa per noi stessi
e per il nostro futuro, riusciremo nel corso degli anni a debellare questo
male, e grazie all’appoggio di tutti il comune di Ortignano Raggiolo ha avuto
un riconoscimento speciale ricevendo ben 3 lanci su 8 di tutto il Casentino.
Grazie a tutti voi che avete partecipato e ci avete
supportato, il percorso però sarà ancora lungo e prima di vedere i benefici
dovremo aspettare qualche anno, ma intanto ci abbiamo creduto e abbiamo vinto.
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