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domenica 15 settembre 2013

I COLLOQUI DI RAGGIOLO - ” IL CRINALE APPENNINICO: CERNIERA E CONFINE” IX GIORNATA DI STUDI




Proprio in coincidenza dell’inizio dell’autunno, nel pieno periodo in cui i castagni permettono la raccolta del loro prezioso frutto, la Brigata di Raggiolo entra nel pieno delle sue forze organizzando il primo dei due maggiori eventi che ci contraddistinguono.
I Colloqui di Raggiolo rappresentano un fiore all’occhiello delle iniziative culturali dell’intero Comune di Ortignano Raggiolo, la collaborazione con l’Università di Siena è un’eccellenza grazie alla quale abbiamo potuto scoprire tanto della nostra cultura. La scoperta della fondatezza delle origini corse di alcune famiglie Raggiolatte è uno delle tante scoperte e valorizzazioni dei tesori non tangibili presenti nelle nostre tradizioni.
La collaborazione con l’Università di Siena, attraverso queste giornate di studi, è arrivata alla IX edizione, e quest’anno si parla del crinale appenninico. Non potevamo non affrontare questo argomento dopo il magnifico restauro e la valorizzazione della Croce del Pratomagno. Questo simbolo rappresenta una piccola parte del crinale appenninico, il quale verrà analizzato dagli studiosi attraverso i suoi molteplici aspetti, caratterizzanti della nostra cultura, delle nostre tradizioni e del nostro modo di essere casentinesi.

Raggiolo (Arezzo), 21 settembre 2013

Il crinale appenninico:


cerniera e confine

I Colloqui di Raggiolo

IX Giornata di Studi

«Locus per se» è un'espressione che ricorre spesso nelle pergamene del pieno Medioevo per indicare un'area geografica raccolta intorno ad un potere locale («dominatus loci»); ma dal piano strettamente politico il termine passa poi a significare un luogo omogeneo per consuetudini, rapporti sociali ed economici, modalità di utilizzo delle risorse, linguaggi. Quest'anno ai Colloqui di Raggiolo vogliamo provare a considerare il crinale appenninico -in particolare quello casentinese- come un «locus per se», interrogandone il paesaggio, la viabilità, alcuni momenti storici significativi, aspetti della religiosità, infine il ruolo nella cultura e nella linguaggio. Anticamente infatti il crinale montano non aveva quella immediata accezione di confine naturale che possiede oggi, creazione artificiale dell'epoca degli stati nazionali: era forse più una cerniera che un limite, semmai una soglia da attraversare.

Dott. Andrea Barlucchi – DSFUCI Arezzo

Programma:
Saluti del Presidente della Brigata di Raggiolo
 e del Sindaco di Ortignano - Raggiolo

Mattina (ore 10)
P. Piussi – A. Bresciani
Lettura e interpretazione del paesaggio forestale del crinale appenninico
V. Cimarri
Alpes transire. Crinali, viabilità e valichi del Pratomagno in età medievale
G. Riganelli
Tra Longobardi e Bizantini: la realtà casentinese

Pomeriggio (ore 15)
M. Sensi
Una tebaide bassomedievale nel Pratomagno: eremiti delle grotte, terziari regolari di fra' Tomasuccio, Girolamini, nei secoli XI-XV
G. Parigino
Rapporti economici e forme di gestione delle risorse naturali in età moderna. Il crinale nelle leggi e nel patrimonio dei Medici
S. Micali
Il romanzo sull'Appennino: Eco e dintorni
A. Nocentini
Lo spartiacque linguistico tra Casentino e Romagna

Ancora una volta siamo in prima fila, impegnandoci per salvaguardare la storia e le tradizioni di Raggiolo, attraverso iniziative che non verranno ricordate solamente attraverso fotografie, ma attraverso il metodo più efficacie e produttivo esistente: la cultura.

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