Proprio in coincidenza dell’inizio dell’autunno, nel pieno periodo in cui i castagni permettono la raccolta del loro prezioso frutto,
la Brigata di Raggiolo entra nel pieno delle sue forze organizzando il primo
dei due maggiori eventi che ci contraddistinguono.
I Colloqui di Raggiolo rappresentano un fiore all’occhiello
delle iniziative culturali dell’intero Comune di Ortignano Raggiolo, la
collaborazione con l’Università di Siena è un’eccellenza grazie alla quale
abbiamo potuto scoprire tanto della nostra cultura. La scoperta della
fondatezza delle origini corse di alcune famiglie Raggiolatte è uno delle tante
scoperte e valorizzazioni dei tesori non tangibili presenti nelle nostre
tradizioni.
La collaborazione con l’Università di Siena, attraverso
queste giornate di studi, è arrivata alla IX edizione, e quest’anno si parla del crinale appenninico. Non potevamo non affrontare questo argomento dopo il
magnifico restauro e la valorizzazione della Croce del Pratomagno. Questo
simbolo rappresenta una piccola parte del crinale appenninico, il quale verrà
analizzato dagli studiosi attraverso i suoi molteplici aspetti, caratterizzanti della nostra
cultura, delle nostre tradizioni e del nostro modo di essere casentinesi.
Raggiolo (Arezzo),
21 settembre 2013
Il crinale
appenninico:
cerniera e confine
I Colloqui di
Raggiolo
IX Giornata di
Studi
«Locus per se» è
un'espressione che ricorre spesso nelle pergamene del pieno Medioevo per
indicare un'area geografica raccolta intorno ad un potere locale («dominatus
loci»); ma dal piano strettamente politico il termine passa poi a significare
un luogo omogeneo per consuetudini, rapporti sociali ed economici, modalità di
utilizzo delle risorse, linguaggi. Quest'anno ai Colloqui di Raggiolo vogliamo
provare a considerare il crinale appenninico -in particolare quello
casentinese- come un «locus per se», interrogandone il paesaggio, la viabilità,
alcuni momenti storici significativi, aspetti della religiosità, infine il
ruolo nella cultura e nella linguaggio. Anticamente infatti il crinale montano
non aveva quella immediata accezione di confine naturale che possiede oggi,
creazione artificiale dell'epoca degli stati nazionali: era forse più una
cerniera che un limite, semmai una soglia da attraversare.
Dott. Andrea
Barlucchi – DSFUCI Arezzo
Programma:
Saluti del Presidente
della Brigata di Raggiolo
e del Sindaco di Ortignano - Raggiolo
Mattina (ore 10)
P. Piussi – A.
Bresciani
Lettura e
interpretazione del paesaggio forestale del crinale appenninico
V. Cimarri
Alpes transire.
Crinali, viabilità e valichi del Pratomagno in età medievale
G. Riganelli
Tra Longobardi e
Bizantini: la realtà casentinese
Pomeriggio (ore 15)
M. Sensi
Una tebaide
bassomedievale nel Pratomagno: eremiti delle grotte, terziari regolari di fra'
Tomasuccio, Girolamini, nei secoli XI-XV
G. Parigino
Rapporti economici e
forme di gestione delle risorse naturali in età moderna. Il crinale nelle leggi
e nel patrimonio dei Medici
S. Micali
Il romanzo
sull'Appennino: Eco e dintorni
A. Nocentini
Lo spartiacque
linguistico tra Casentino e Romagna
Ancora una volta siamo in prima fila, impegnandoci per
salvaguardare la storia e le tradizioni di Raggiolo, attraverso iniziative che
non verranno ricordate solamente attraverso fotografie, ma attraverso il metodo
più efficacie e produttivo esistente: la cultura.
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