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lunedì 19 dicembre 2011

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO DALLA BRIGATA DI RAGGIOLO


La Stella Cometa è a Raggiolo.
No, non è uno sbaglio del navigatore satellitare o una lunga deviazione per Betlemme, quest’anno la stella è da noi e ne abbiamo le prove. Basta guardare la foto qui accanto, la Piazza durante le festività natalizie: un albero gigantesco ed una stella luminosa ancor più grande, di dimensioni eccezionali.
È bello poter vedere questi addobbi natalizi, che un po’ meravigliano per la grandezza e un po’ ci rendono più piacevole il luogo, creando un’atmosfera di serenità e accoglienza difficili da trovare in questi tempi. Il bello è che questa stella si può vedere anche dalla strada prima di arrivare in paese, basta svoltare una curva e insieme all’immagine del borgo illuminato dai lampioni, troviamo anche questa luce che si appoggia al campanile della Chiesa.
In effetti è proprio di una Stella Cometa che abbiamo bisogno. Tempi di crisi, tempi difficili e tempi tartassati, in cui prende il sopravvento l’egoismo e l’individualismo, andando allo sbando senza capire cosa dobbiamo fare. In questi casi fermiamoci e guardiamo la Stella Cometa, ferma immobile ci indica stabilità e dobbiamo cogliere questo insegnamento: restiamo uniti e cooperiamo tutti insieme. Ne abbiamo bisogno tutti in Italia, sentirci italiani e stringerci l’un con l’altro per superare le difficoltà. Ma anche le piccole comunità ne hanno bisogno, ugualmente noi di Raggiolo dobbiamo unirci, evitare discordie ed avversioni tra coloro che magari si conoscono da tanti anni.
Il nostro Paese non è fatto di pietre e case, ma di persone unite tra di loro.
Che la Stella Cometa ci guidi e rassereni gli animi di tutti noi: concordia, unione ed pacificazione siano le basi per sopravvivenza e sviluppo futuro.
Sto proprio scrivendo un buon proposito di Natale, come si faceva alle elementari, ma mai come quest’anno ne abbiamo bisogno.
Buon Natale e felice Anno Nuovo dalla Brigata di Raggiolo

martedì 6 dicembre 2011

Convivio di Convivialità


Ormai è diventata una nostra piccola abitudine. L’anno sta finendo e si avvicinano le feste di natalizie. A Raggiolo l’inverno sta facendo tornare il Pease alle sue origini, la legna che brucia nei caminetti, le brice ad arrostire, il silenzio e la pace regnano sovrani, anche il bosco si addormenta, e lo spirito del luogo si intreccia indissolubilmente con la nostra anima.
L’estate calda e chiassosa è finita, la Castagnatura e la festa si è conclusa, dopo un anno denso di iniziative e appuntamenti la Brigata di Raggiolo tira le somme ed il risultato è soddisfaciente e gratificante. Aiutare a far vivere il Paese è impegnativo, ma quando si vedono i risultati c’è anche grande soddisfazione. Soprattutto se si riesce ad unire una miriade di aspetti: eventi goliardici per grandi e piccini, qualità di eventi culturali, enogastronomici, naturalistici e il rinnovo delle tradizioni, con una base di rispetto del luogo, dell’ambiente e delle persone.
Più ci impegniamo in questa associazione, più ci sentiamo uniti e nascono amicizie fraterne. Ed è per questo che ci ritroviamo e ci siamo ritrovati al ristorande di Raggiolo, il Convivio dei Corsi, per festeggiare e terminare in bellezza anche questo anno.
Un pranzo coi fiocchi, rustico, con tocchi di qualità, sughi saporiti e carni arrostite mangiate a volontà. Purtroppo quello che è volato è stato il tempo: mangiando, chiacchierando, ridendo e scherzando, non ci si alzerebbe mai da tavola, eppure dolce e brindisi sanciscono proprio questo. È finita, momentaneamente, l’allegria e ognuno ritorna verso le proprie case, ma qualcosa è rimasto: l’amicizia, di chi si conosce da una vita e di chi si è appena conosciuto, si formano proprio legami unici e speciali.
Se poi il tutto è contornato con un primo piatto come pici al rigatino, vin bianco e briciole di pane toscano tostato e un buon bicchiere di vino rosso, il tempo passa tropo velocemente.
Amicizia, allegria, buon cibo: la Brigata di Raggiolo al Convivio dei Corsi, non vuoi venire anche te?

lunedì 28 novembre 2011

Pioggia, questa sconosciuta


Purtroppo in questo periodo non si può stare un giorno senza che dai giornali o dalla televisione giungano notizie di alluvioni e frane, dopo Lunigiana, Cinque Terre e Genova adesso tocca a Messina essere al centro delle cronache. Eppure nonostante la vicinanza a questi eventi calamitosi, Raggiolo e gran parte della Toscana soffrono del problema opposto: la siccità.
Non piove, ormai sono mesi che Giove Pluvio non ci degna di uno sguardo, ce ne eravamo accorti fin da agosto, quando castagni, faggi e querce cominciavano ad avere chiome sempre più giallognole, fino a veder cadere le foglie senza che settembre fosse arrivato. Da questi segni si capiva che le piante soffrivano, e il terreno con loro, secco ed arido, vedeva calare piano piano la portata dei torrenti e delle fonti, con qualcheduna che smetteva di elargire il prezioso bene: l’acqua.
Settembre, ottobre e novembre non sono stati da meno, ed ora è siccità.
Se un’estate senza pioggia ci fa divertire sulle spiagge con rinfrescanti tuffi marini, la natura non è altrettanto felice. I ricci dei castagni, che nascono d’estate, rimangono piccoli, cadono prematuramente e le castagne al loro interno non crescono.
E così di marroni ne sono cascati pochi, lo stesso vale per le castagne, ma, se dobbiamo ammetterlo, non ce ne siamo accorti.
Qualcosa, seppur con un po’ più di fatica e pazienza è stato raccattato, alla Festa di Castagnatura non sono mancati marroni e farina di castagne appena macinata, e tutti anche per quest’anno riusciremo a cuocere un po’ di brice al fuoco per scaldarsi nel freddo dell’inverno. Per non parlare di chi sta in città dove i supermercati offrono le solite ingenti quantità di marroni e castagne importate da chissà dove, per loro siccità o no, non cambia niente.
Eppure quest’anno i castagni hanno dato pochi frutti e sarebbe stato un dramma se fossimo stati solamente 60 anni addietro. Ebbene si, non troppo tempo fa una siccità di queste proporzioni avrebbe significato fame e miseria, se non di peggio, per molti abitanti di Raggiolo, quelli che contavano di sopravvivere d’inverno mangiando principalmente farina di castagne.
Per cui non lamentiamoci troppo del nostro attuale benessere, senza farci illudere dagli scaffali stracolmi di prodotti che non sappiamo neanche da dove vengono, chi li ha raccolti e che non hanno la qualità dei nostri prodotti.

mercoledì 9 novembre 2011

CASTAGNATURA 2011... che festa!!!


Dopo La Festa dello scorso anno, rimaneggiata e condizionata da un’incessante pioggia, quest’anno tutto è andato per il meglio. Un tempo meraviglioso ci ha accompagnato lungo una giornata all’insegna del buon mangiare, del divertimento, della convivialità e delle tradizioni.
È stata una festa leggermente diversa dagli altri anni, meglio organizzata e meglio disposta. A partire dal pranzo con i tavoli posti lungo il parcheggio prima di arrivare in Piazza, con quest’ultima che è rimasta libera per gli altri eventi: la cottura delle brice e delle salsicce, il poter passeggiare e chiacchierare tranquilli e non ultimo la dimostrazione della pestatura e dell’aventatura delle castagne. Una vera e propria rievocazione come nei tempi passati: mentre si tiene ad una corda, l’uomo con gli zoccoli chiodati pesta le castagne nel bigone a ritmo della cantilena delle donne che nel frattempo aventano le castagne appena sbucciate.

Un momento speciale che solo in pochi hanno vissuto nei tempi passati e ora abbiamo la possibilità di riviverlo e conoscerlo, riuscendo a malapena a capire cosa abbiano significato quei gesti. Quanta fatica per raccattare, seccare e pestare le castagne, e quanta speranza di vita e sopravvivenza per l’inverno che cominciava. Ma per noi oggigiorno è festa, guardiamo e cantiamo col sorriso.
Le tradizioni non finiscono certo qui, le novelle raccontate nel Seccatoio del Cavallari col fuoco acceso sono un appuntamento imperdibile, così come il Molino di Morino aperto.
Si potrebbe parlare ancora degli altri eventi, come la visita guidata al Paese, i mercatini con i prodotti tradizionali, ma l’ultima cosa da dire sono i riconoscimenti alla nostra Festa. Ogni anno miglioriamo, e questo fatto è riconosciuto anche dalla Comunità Montana del Casentino che ha fregiato la Festa di Castagnatura 2011 del titolo di Festasaggia, grazie all’impegno nel valorizzare le tradizioni, i sapori raggiolatti e la salvaguardia dell’ambiente con una corretta raccolta differenziata.
Ed i riconoscimenti non finiscono qui, forse il più gratificante è l’aver ricevuto la visita di una delegazione finlandese che ha partecipato alla Festa visitando il Paese. Raggiolo non è ceto al centro del mondo, ma se siamo riusciti a farci conoscere fin nel lontano Nord-Europa non possiamo che essere soddisfatti e complimentarci con tutti noi soci della Brigata di Raggiolo.

martedì 25 ottobre 2011

giovedì 20 ottobre 2011

Segui Raggiolo su Facebook

Orma è il social network più diffuso al mondo ed anche La Brigata di Raggiolo è presente.
Dopo la pagina Facebook di TuttoRaggiolo-Online, dove, se cliccate sul "Mi Piace" potrete leggere gli articoli di questo blog e restare aggiornati in ogni momento, adesso è nata la pagina de "La Brigata di Raggiolo" ed anche qui, se cliccate su "Mi Piace" potrete sempre restare aggiornati sulle iniziative e sugli eventi che accadono nel Paese.
Partecipate, restate connessi e soprattutto cliccate sul "Mi Piace".

venerdì 7 ottobre 2011

Festa di Castagnatura 2011



Appuntamento fissato per il 29 e il 30 0ttobre 2011. Non mancate!

E all’improvviso...il Ponte del Piano

Quest’anno è un’annata proprio particolare, a maggio avevamo fatto una grande festa per inaugurare la nuova veste del Ponte dell’Usciolino, riportandolo ad antico splendore, e subito ci ritroviamo ad ammirare un altro recupero.
Questa volta si tratta del Ponte del Piano, anche questo oltrepassa il Teggina e lo si è attraversato diverse volte in questi anni per percorrere i sentieri recuperati che raggiungono Quota o Cetica e Garliano.
Il ponte era ormai arrivato al limite delle sue forze, le travi di legno su cui si posava il massicciato non resistevano oltre alle intemperie, adesso, con la loro sostituzione è tornato in sicurezza, grazie anche ad una comoda staccionata che ne permette l’attraversamento.
Per chi non fosse pratico del posto, il Ponte del Piano si può raggiungere: arrivati a Raggiolo salendo da Via Provinciale, si svolta per Via Pratomagno, percorsi 200 m sulla destra inizia un sentiero che prosegue fino al torrente Teggina, poco prima di scendere fino alla briglia sul torrente si svolta in un sentiero sulla sinistra, dopo una curva si arriva al Ponte del Piano, dalla strada asfaltata non ci vogliono neanche 10 minuti a piedi.
Naturalmente il ponte è molto antico, ha una pila in alveo e permette oltrepassare il Teggina per poi salire lungo il sentiero inoltrandosi nel bosco, da qui si può raggiungere zone come il Piano, Ribuio, fino a raggiungere il sentiero che ricollega con Quota o proseguire fino alla strada del Pratomagno e di lì fino a Garliano e Cetica.
Vi invito a visitarlo, osservando in che modo gli antichi abitanti costruivano i ponti, magari pensando a quanti lo hanno attraversato coi loro asini carichi di carbone o castagne. A noi non ci resta che il piacere di percorrerlo per gustarci appassionanti escursioni silvestri oppure semplicemente approfittando del fresco ristoro che il Teggina sottostante riesce a dare nei periodi di calura estiva.

Tesseramento 2011


La Brigata di Raggiolo è un’associazione che esiste grazie alla volontà di un gruppo di persone che si impegnano con le loro idee, il loro operato e il loro supporto al mantenimento e alla promozione di quella perla del Casentino che è il paese di Raggiolo.
L’associazione non è fatta solo di chi si impegna attivamente, è composta anche (per la maggior parte) di chi partecipa alle iniziative e agli eventi con la propria presenza, e di chi dimostra il proprio appoggio e sostegno alla Brigata di Raggiolo.
Questi sono i soci, coloro i quali partecipano tesserandosi di anno in anno, perché proprio la forza di una associazione è il numero di persone che la sostengono e ne apprezzano il lavoro.
Nell’anno 2010 alla Brigata di Raggiolo hanno aderito oltre 200 famiglie, risultato importante che ci riempie di soddisfazione, ma non è abbastanza, più siamo più abbiamo possibilità e capacità di organizzare iniziative, miglioramenti e attuare la salvaguardia del paese.
A questo punto non posso fare a meno di rivolgervi queste domande: l’operato della Brigata di Raggiolo, in tutti questi anni di vita, vi ha soddisfatto? Vi piace partecipare alla Festa di Castagnatura, oramai diventata una festa principale nel panorama casentinese? Siete contenti di vedere un paese rivitalizzato nei mesi estivi con feste, cene, incontri e passeggiate? Siete orgogliosi di aver restaurato e rimesso in funzione il Molino di Morino, il Seccatoio del Cavallari, il Ponte dell’Usciolino e il Ponte del Piano? Per non dimenticare l’Ecomuseo della Castagna che ogni anno ha oltre 2000 visitatori, compresi i bambini delle scolaresche che vogliono conoscere la nostra cultura.
E questi sono solo i principali obiettivi che ha raggiunto la Brigata di Raggiolo, oltre a questi ci sono una miriade di iniziative, interventi e avvenimenti che hanno dato lustro al paese: tutto grazie all’appoggio dei soci.
Nella tessera di quest’anno c’è l’immagine della Madonnina delle Due Vie: è la prima opera che incontra chi arriva a Raggiolo.

Associarsi è importante, ci dà la forza di continuare e per tutti è aperta la via della partecipazione attiva: tramite idee e proposte, apportando le proprie competenze o dando una mano nell’organizzazione delle manifestazioni, quindi fatevi avanti.

Le tessere si suddividono in tre categorie:
> Socio Giovane – per gli under 30 – 10 €;
> Socio Ordinario – 16 €;
> Socio Sostenitore – 26 €.

Potete associarvi:
> All’Alimentari Gambini, all’interno del Paese;
> Al banchino della Brigata di Raggiolo presente durante le manifestazioni;
> Contattando i membri del Consiglio della Brigata di Raggiolo;
> Tramite bonifico sul c/c IBAN IT65G05390 14100 000000036492.