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martedì 2 febbraio 2016

L'ATTENZIONE SUL PRATOMAGNO



Più che passa il tempo, soprattutto in questo 2016, più parleremo di Pratomagno.
Apriamo lo sguardo, alziamo la testa, saliamo verso il crinale e comprendiamo tutto il territorio che ci circonda, a 360°. Ormai sappiamo che dalla Croce monumentale abbiamo una vista che spazia in maniera illimitata. Come sappiamo l’unione fa la forza, e cosa è che ci manca? Cosa manca a Raggiolo per valorizzare tutto il suo territorio che sale verso il Pratomagno? Cosa manca al Pratomagno per farsi conoscere ed apprezzare per le sue straordinarie bellezze? Cosa manca a Casentino e Valdarno per unirsi ed collaborare insieme per vivere una nuova stagione di bellezza, uniti da un crinale che nel corso dei secoli ha sempre sancito una fratellanza materiale e spirituale.
Dal 2013 si è innescato un movimento che ogni anno ha visto muoversi un ingranaggio: dal Restauro della Croce monumentale, i sentieri, Hinkler ed adesso è scoccata l’ora di promuovere tutte queste meraviglie in maniera organizzata e condivisa.
È d’obbligo parlare di Pratomagno perché Raggiolo ne è parte integrante e La Brigata si è distinta ancora una volta per spirito d’iniziativa e collaborazione.
Siamo così giunti, insieme ai comuni di Loro Ciuffenna, Ortignano Raggiolo, le Unioni dei Comuni di Casentino e Pratomagno, il servizio Ecomuseo, a stilare la Carta dei Valori del Pratomagno, a cui hanno partecipato i comuni e tantissime associazioni di entrambi i versanti, includendo la parte fiorentina.
Un successo, una comunione d’intenti che riconosce nel Pratomagno un valore su cui fondare il futuro del nostro territorio, attraverso l’impegno di enti pubblici ed associazioni locali. Nel corso dell’anno potrete leggere di molte iniziative che saranno intraprese, anche su quotidiani di stampa, perché il progetto è grande, ambizioso e vuole dare il giusto valore ad un territorio che ha bisogno di attenzione e impegno collaborativo.
La Brigata di Raggio è pilastro fondamentale, come sempre, impegnandosi costantemente, questa volta però non siamo soli, siamo in tanti, con un unico obiettivo: il Pratomagno.