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martedì 15 dicembre 2009

Il nuovo numero di TuttoRaggiolo

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Quarantaduesima edizione di TuttoRaggiolo.

In questo numero:
- Il Rinnovo del Consiglio Direttivo: IL “SESTO” INIZIA IL MANDATO
- Il raduno delle Fiat 500: L’ALLEGRA INVASIONE
- 1° novembre 2009: 16a FESTA DI CASTAGNATURA
- Estate 2009: MENO “SPETTATORI” PIU’ “ATTORI”; A PIEDI IN PRATOMAGNO; TRA BOSCO E PAESE
- Storia e Vita Vissuta: AMICO DI UN TEMPO
- I colloqui di Raggiolo: L’ IMMIGRAZIONE CORSA
- TuttoRaggiolo on-line: INCONTRIAMOCI SUL WEB

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per scaricare il nuovo numero di TuttoRaggiolo in formato pdf [clicca qui]-
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domenica 29 novembre 2009

Cinquecento: una splendida invasione

Non si tratta di una pagina della storia del VI secolo, ma della cronaca di una straordinaria giornata dello scorso luglio, quando un Raduno delle Fiat 500 ha fatto tappa a Raggiolo.
Di seguito la cronaca di Carlo Frizzi e sull'album fotografico, le foto di Lorenzo Venturini.

Raggiolo invaso dalle Fiat 500

Domenica 26 luglio alle ore 10,30 a Raggiolo, con grande strombettìo di clacson arrivarono, in lungo corteo, una sessantina di autovetture Fiat 500.
Si trattava di un raduno che, in accordo con La Brigata, faceva tappa nel nostro paese.
Il corteo era aperto da una 500 modello attuale, elaborata e carrozzata Abarth con in più insegne e bandiere della squadra di calcio della Fiorentina: era veramente una “bomba”!
Il resto delle vetture comprendeva praticamente tutti i modelli, da quelle della prima serie (quelle cioè con la portiera che si apriva in avanti), a tutte le altre, comprese: bianchine , spider, giardinette; insomma nell’insieme erano rappresentati tutti i modelli Fiat 500 nel tempo costruiti.
Le vetture, con l’aiuto di alcuni paesani che aiutarono a farle parcheggiare "gioco forza" molto vicine fra loro, riuscirono ad entrare tutte in paese, riempiendo tutta la piazza e la strada, dall’inizio di via dei Campi fin sotto la Casa Fedoro, compresa la salitella sopra la piazza stessa.
Era un bellissimo spettacolo e l’interesse generale fu altissimo specialmente per i non più giovani che la visione di quelle vecchie vetture richiamava nella loro memoria tempi ed esperienze ormai passate.
Lo evidenziavano, le conversazioni ed i commenti in merito.
Ai partecipanti del raduno la Brigata ha offerto una ricca colazione a base di aperitivi, affettati vari, dolci a base di farina di castagne, vino, bibite e succhi di frutta.
Fu tutto molto apprezzato e gradito, come molto apprezzato e gradito fu, per la maggior parte di loro, conoscere le particolarità e le bellezze del nostro paese che la Brigata stessa si adoperò a far divulgare e conoscere.
Verso mezzogiorno la comitiva, salutata con cordialità da tante persone presenti, riprese strombettando la via del ritorno.

martedì 3 novembre 2009

Che Fantastica Festa!

Un resoconto "a caldo" dell'ultima Festa di Casagnatura
di Andrea Schiatti

Fantastica!
Questo è il termine appropriato per descrivere l’ultima Festa di Castagnatura.
Un bel tempo soleggiato (anche se piuttosto fresco) ha permesso lo svolgimento della più bella Festa di questi sedici anni.
Il pranzo, rivoluzionato quest’anno con la presenza di un noto catering aretino, è stato un vero successo. Tutti i 290 commensali si sono seduti ai loro tavoli e sono stati serviti dai nostri camerieri gustandosi gli squisiti e abbondanti piatti dove la regina degli alimenti era, ovviamente, la castagna.
Nel pomeriggio la Festa si è svolta tra i noti stand di dolci, le cosiddette “golosità di castagne”, arricchiti, da quest’anno, dal “baldino” preparato dai nostri paesani che è risultato così buono, ma così buono, da esaurire tutte le teglie preparate in poco tempo.
Sempre molto apprezzate le crepes con ricotta, il cuor di marrone e il pan co’ santi. Ma oltre alla cucina molte altre erano le attrazioni che hanno affascinato gli intervenuti.
Primo fra tutti il Mulino di Morino resturato e funzionante, il seccatoio con le veglie della sera, la Mostra Fotografica “Riflessi d’acqua” di Lorenzo Venturini che ha riscosso molto successo, i modellini motorizzati sulla lavorazione della castagna di Modesto Giovannuzzi, gli asinelli che portavano i bambini dalla piazza fino al mulino.
Al centro della Festa il mercatino artigianale, ricco di oggetti molto carini, ha animato la piazza storica insieme alle musiche del gruppo “La Leggera”.
Quando già tutti erano sereni ed appagati di così bella Festa è stato acceso il “ceppo” in piazza. Praticamente un tronco cavo di castagno riempito di legno. Quando le faville infuocate si sono liberate in gran numero nel cielo l’emozione ha riempito i cuori e molti si sono accalcati al centro a vedere lo spettacolo di quelle fiamme che salivano alte. Sembrava che il cuore stesso di Raggiolo fosse uscito da sotto le pietre e facesse vedere a tutti quanto è vivo.
Ha bruciato a lungo riducendo la sua potenza ma offrendo a buio un punto di calore e conforto. Che Festa fantastica!
Sicuramente la migliore di tutte. Chi non è venuto ha perso l’occasione per vivere una vera emozione, di quelle che si conservano poi tra i nostri ricordi più cari.

lunedì 2 novembre 2009

Riflessi d'Acqua: mostra fotografica di Lorenzo Venturini

Raggiolo (Mulino di Morino)

Teggina e Barbozzaia sono i torrenti che abbracciano Raggiolo, con uno sguardo verso il crinale natio del Pratomagno, l'uno a destra e l'altro a sinistra, nei secoli passati ne hanno caratterizzato l'economia, nel Medioevo promuovendo lo sviluppo delle ferriere e poi, fino ai giorni d'oggi, nel muovere le macine in pietra dei molini per la produzione della farina di castagne.
Oggi ne apprezziamo sopratutto l'effetto rinfrescante, tanto caro a noi villeggianti nei mesi estivi, la pescosità e la bellezza degli scenari incontaminati che si possono ammirare risalendone i rispettivi corsi d'acqua.
Spero di esser riuscito a trasmetterne tutta la loro bellezza in questi miei scatti; una premessa è debita però, queste mie foto sono state scattate esclusivamente durante il mese d'agosto appena trascorso, in un periodo sicuramente nel quale la portata d'acqua è al minimo, particolare di non poco conto per un torrente, limitandone la spettacolarità delle cascate e del suo corso.
Estate: la stagione stessa, se la confrontiamo con le altre, è sicuramente la meno caratteristica, sovrastata dall'autunno con il colore del fogliame degli alberi nell'alveo del fiume, dall'inverno con il gelo e la neve ed in ultimo dalla regina di tutte le stagioni, la Primavera con lo schiudersi delle gemme, l'apparire del tenero fogliame e con il crepitare delle cascate pregne d'acqua.
Proprio in virtù della frescura estiva, lungo il corso dei torrenti ho potuto passare molte ore, risalendone il corso a cercare immagini che rendessero merito al lento fluire delle acque, alla ricerca di spettacolari cascate, di colori, di particolari, di riflessi che talora mi ricordavano pitture di Rembrand con i suoi toni scuri e rosso porpora, di Monet con i suoi riflessi e.....anche un "Urlo del Teggina" parafrasando il famoso quadro di Munch con il volto urlante.
Non ho tralasciato neanche alcuni dei principali "abitanti" dei torrenti, ho trascorso giornate ad immortalare alcune delle varie specie di libellule, di farfalle, ragni d'acqua etc.
Anche se mi sento ancora un principiante della fotografia digitale, ho realizzato questa mostra perché fermamente convinto che il Molino di Morino, ottimamente restaurato, ben si prestasse ad ospitare future mostre vuoi di fotografia, pittura ecc., così mi sono voluto prestare al ruolo di cavia.... sperando che l'esperimento funzioni.
Buona visione. Lorenzo Venturini

PS: Le foto in mostra saranno visibili su TuttoRaggiolo e su Flickr all’indirizzo seguente: http://www.flickr.com/photos/lorenzoventurini/sets/72157622573628389/

sabato 31 ottobre 2009

Festa di Castagnatura - XVI edizione

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PROGRAMMA 30 ottobre - 1 novembre 2009:
scarica il programma in formato pdf [clicca qui]

Venerdì 30 ottobre
dalle 15,00 alle 17,00
LE STORIE DELLA CASA DEL FUOCO
a cura dei bambini della scuola primaria di S. Piero in Frassino

Sabato 31 Ottobre
ore 17,30
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "RIFLESSI D'ACQUA"
Immagini fotografiche tra il Teggina e il Barbozzaia a cura di Lorenzo Venturini

ore 18,30
Seccatoio del Cavallari
LE NOVELLE DELLA NONNA di Emma Perodi, lette da Amina Kovacevich
Un viaggio tra animali stregati, esseri soprannaturali e creature diaboliche.
Prenotazioni obbligatorie: La Brigata di Raggiolo 0575-514125 - 328-4631228

ore 19.30
CENA IN PIAZZA, con salsicce, castagne e vino

ore 21,00
Seccatoio del Cavallari, Raggiolo
ANIMALIA: BESTIARIO LETTERARIO con Alessandra Aricò.
Antologie di letture dedicate agli animali da Esopo a Orwell.
Prenotazioni obbligatorie: La Brigata di Raggiolo 0575-514125 - 328-4631228

Domenica 1 novembre
dalle ore 10,30 alle ore 17,30

ECOMUSEO DELLA CASTAGNA
Apertura ai visitatori del “Seccatoio del Cavallari” e del “Mulino di Morino”, entrambi in funzione, con dimostrazione della produzione di farina di castagne.

ore 12,30
PRANZO IN PIAZZA, con piatti tipici a base di castagne e funghi

ore 13,00
POLENTA IN PIAZZA: dimostrazione

dalle ore 14,30 alle 18,00
DEGUSTAZIONE di dolci vari fatti con farina di castagne (bricie, pan cò santi, cuor di marrone, crepes…).
DIMOSTRAZIONE di preparazione e cottura del “baldino”

ore 16,00
PESTATURA DELLE CASTAGNA: dimostrazione dell’antico metodo con gli zoccoli e il cestone e del procedimento meccanico

ore 18,00
Seccatoio del Cavallari
STORIE DAL PAESE DEI CORSI con Andrea Schiatti
Racconti del seccatoio ambientati a Raggiolo
Prenotazioni obbligatorie: La Brigata di Raggiolo 0575-514125 - 328-4631228

ore 19.30
CENA IN PIAZZA, con salsicce, castagne e vino

ore 21,00
Seccatoio del Cavallari, Raggiolo
STORIE DAL PAESE DEI CORSI con Andrea Schiatti
Racconti del seccatoio ambientati a Raggiolo
Prenotazioni obbligatorie: La Brigata di Raggiolo 0575-514125 - 328-4631228

Durante la Festa sarà presente un mercatino di prodotti artigianali locali.
La Festa di castagnatura sarà allietata dal gruppo musicale “La Leggera”

PRANZO
(N.B. – Il pranzo non sarà più a stand, ma tutti a tavola seduti e serviti, con pranzo preparato da professionisti del settore)

Menù
> Antipasto:
Crostini raggiolatti
> Primi piatti:
Ribollita; Tagliatelle di farina di castagne ai funghi porcini
> Secondi piatti:
Rollè di vitello con castagne; Cinghiale in umido
> Contorno:
Fagioli
> Bevande:
Acqua e Vino

Menù fisso a prezzo fisso (€ 25,00)

sabato 26 settembre 2009

Festa di Castagnatura: la prima volta (15 anni orsono)

In attesa del grande evento, ovvero della prossima edizione della Festa di Castagnatura che si terrà il 1° novembre nel borgo di Raggiolo, iniziamo la pubblicazione di post tutti dedicati al tema della Castagna e della tradizionale Festa.
Oggi rievochiamo il ricordo della prima edizione della Festa, tenutasi nel mese di ottobre del 1994. Lo facciamo con un articolo a firma Bruno Luddi, uscito sul primo numero di TuttoRaggiolo, datato Aprile 1995.

Per saperne di più sulla prossima festa [clicca qui]

La foto di copertina è di Lorenzo Venturini

PRIMA FESTA DI CASTAGNATURA (ottobre 1994)
Sono ormai trascorsi alcuni mesi dall’ultima Domenica di ottobre 94, giorno in cui a Raggiolo si è svolta la “Prima Festa di Castagnatura” ed ancora non si è spento l’eco del successo ottenuto.
Il Consiglio della Brigata aveva voluto con forza la realizzazione di questa Festa, importante per quello che le castagne hanno rappresentato nella vita della comunità di Raggiolo e per le tradizioni ad esse connesse. Comunque fosse andata ci impegnavamo a riproporla ogni anno in questo periodo.
Mi sembra doveroso un cenno di cronaca per quei soci che, per motivi vari, non sono potuti intervenire.
La giornata, per fortuna, si è subito presentata favorevolmente con un bel cielo azzurro ed un tiepido sole che metteva in risalto il bosco con i suoi bei colori pre-autunnali.
La piazza e la nostra sede erano state abbellite con tanti festoni colorati e lampadine; in piazza era stata montata la griglia per poter arrostire le castagne e le salsicce; erano stati preparati ben 20 chili di “baccalà alla livornese” da due nostre compaesane insuperabili per la loro bravura e generosità (la Cecilia e la Rosa); erano pronti i fagioli al forno e la Maria aveva preparato ben otto grandi teglie di castagnaccio. Fiaschi di buon vino avrebbero fatto compagnia sulla tavola a queste prelibatezze.

Tutto era pronto. Alle 17,30 quando il giorno cominciava a morire il fuoco nasceva e con lui cominciava la festa. In mezzo alla Piazza, davanti a molti ospiti richiamati a Raggiolo da amici o dalle locandine sparse in tutto il Casentino, i nostri compaesani Gaetano, Osvaldo, Piera ed altri si sono esibiti in quell’antica arte che è propria del popolo di Raggiolo: fare la polenta di castagne nel paiolo (che è andata letteralmente a ruba).
I consigli di altri esperti non sono mancati come quello di Fedoro , il quale ci ha raccomandato in modo perentorio di adoperare l’acqua della fonte “Palaia”, altrimenti “non sarebbe venuta buona”.
Intanto diversi volontari "castravano" centinaia di castagne che finivano regolarmente sulla griglia rovente per arrostirsi al punto giusto.
Lo spettacolo era entusiasmante: la piazza gremita di persone incantate da quello spettacolo, da quegli odori che sembravano venire dal passato; i turisti rimanevano colpiti dai volti dei paesani che rivivevano con euforia un momento della loro trascorsa gioventù.
A Raggiolo a fine ottobre non si era mai vista tanta gente: c’erano macchine parcheggiate ben oltre il tunnel e molto in su per la via dei campi.
E noi della “Brigata” ci siamo ritrovati sommersi di richieste, sembrava
che nessuno avesse mangiato. E’ stato un gran correre: mi ricordo Guido che impegnato nel girare le castagne sul fuoco, preso dal suo lavoro senza sosta, si è ritrovato il maglione bruciato; ed Omero che per ore ha affettato polenta e servito baccalà e fagioli.
Questi sono solo alcuni nomi dei tanti paesani che, spontaneamente, hanno contribuito alla realizzazione di questa Festa.
Abbiamo visto tavolate di giovani e anziani trascorrere ore in allegria e amicizia.
Alle fine della festa avevamo finito tutte le scorte compreso quel quintale di marroni che alla vigilia ci sembravano tanti.
Al termine i complimenti non sono mancati e noi siamo stati felici nel vedere il Paese festante e vivo in un periodo dell’anno in cui, in passato, dormiva già il lungo letargo invernale. Questa sensazione è stata condivisa non solo da noi della “Brigata”, ma anche da tutte quelle persone che già il giorno dopo ci suggerivano iniziative per la prossima Festa, a cui vi diamo l’appuntamento con la certezza che anche voi non mancherete a cantare con noi che “A RAGGIOLO È SEMPRE FESTA". Bruno Luddi

martedì 22 settembre 2009

Corsi e riCorsi storici

I Colloqui di Raggiolo fanno finalmente "luce" sulle origini della nostra Comunità.
La quinta edizione dei Colloqui di Raggiolo si è svolta in una cornice insolita, quella della chiesa parrocchiale, essendo non ancora disponibili i nuovi locali e contemporaneamente ormai troppo angusta la sede che fino ad ora li aveva ospitati, cioè la Sala dei Corsi.
L’argomento di quest’anno, “L’immigrazione dalla Corsica alla Toscana, fra Medioevo ed età Moderna”, era impegnativo per la carenza di studi adeguati in proposito. Purtroppo all’ultimo minuto è mancata la presenza dell’ospite più atteso, il professor Jean Cancellieri dell’Università della Corsica, a causa di una banale indisposizione. Lo studioso avrebbe dovuto fare un quadro di insieme del fenomeno dell’emigrazione dall’isola al continente toscano nei secoli di passaggio tra Medioevo ed età Moderna; la sua relazione sarà comunque disponibile per gli atti, come ha precisato il presidente della sessione mattutina, professor Giovanni Cherubini.
Si è quindi iniziato con la relazione di Paolo Pelù sui rapporti economici tra la Corsica e il litorale tirrenico nei secoli finali del Medioevo. Il dottor Pelù ha illustrato i principali prodotti oggetto di esportazione dall’isola, fra i quali spiccano il vino, che era tenuto in grande considerazione, e i formaggi. Fra le schiere dei vetturali incaricati di trasportare le merci in transito da e per la Corsica il dott. Pelù ha rintracciato anche individui originari di Raggiolo.
Ha fatto seguito la relazione della professoressa Esposito, dell’Università di Roma La Sapienza, che ha illustrato i problemi inerenti al fenomeno dell’immigrazione dei Corsi nella Maremma laziale e in quella toscana, tra Quattro e Cinquecento. La studiosa ha presentato due tipologie di immigrati, quelli capaci di investire capitali nel possesso fondiario e i puri e semplici braccianti; questi ultimi andavano ad ingrossare le file della marginalità sociale e della delinquenza, e contro di loro si susseguivano bandi e censure.
Il terzo intervento è stato quello della dott.ssa Patrizia Meli, che ha presentato la figura di un immigrato corso di lusso, il condottiero di ventura Pier Andrea Gentili di Brando che militò a lungo sotto le bandiere di Lorenzo dei Medici.
La sessione pomeridiana è stata presieduta dal prof. Nocentini, dell’Università di Firenze. Il primo intervento è stato quello di Barlucchi, molto atteso perché riguardava la leggenda dell’origine corsa degli abitanti di Raggiolo, leggenda tramandata di padre in figlio fino ai nostri giorni che però stenta a trovare conferme documentarie. Pur non essendo riuscito a fare il nome di nessun corso immigrato a Raggiolo, Barlucchi ha comunque trovato le prove della presenza, tra Quattro e Cinquecento, di non meglio identificati forestieri tra le file dei Raggiolatti. Forestieri che vivevano “familiarmente” –così si esprimono i documenti- in mezzo agli abitanti originari, forestieri ingaggiati dai possessori di greggi transumanti per condurre le bestie in Maremma: ecco il punto di contatto con i Corsi, che là esercitavano in gran numero l’attività pastorizia sotto le dipendenze di padroni toscani. Questi forestieri vengono naturalizzati da un provvedimento del 1550 che Barlucchi ha illustrato. Il suo studio ha fatto così compiere alla questione un grosso passo in avanti, ma il cammino resta ancora da completare.
L’ultimo intervento è stato quello di Tiziano Arrigoni sullo scambio di tradizioni e usanze tra la Corsica e la Toscana avvenuto a seguito delle migrazioni stagionali dei secoli a noi più vicini. La vicinanza linguistica e in genere culturale tra l’isola e il continente toscano favoriva una intensa circolazione di idee, modelli e consuetudini la cui eco ancora non si è persa ai nostri giorni.
Guarda le prime foto della V edizione dei "Colloqui di Raggiolo" [clicca qui]

giovedì 3 settembre 2009

Colloqui di Raggiolo

19 settembre 2009 dalle ore 10.00 - Piazza di Raggiolo
Iniziativa realizzata in collaborazione con la sede di Arezzo dell'Università di Siena.

Viviamo un’epoca di grande mobilità e di scambio di popolazione tra zone diverse del globo, per cui viene quasi naturale interrogarsi su come questo fenomeno si sia manifestato nel passato. Fra Toscana e Corsica la vicinanza geografica ha determinato da sempre rapporti intensi a qualsiasi livello, economico, culturale e quindi anche di tipo demico. Ma c’è stato forse un periodo in cui questi rapporti hanno assunto un carattere particolarmente forte, al passaggio cioè tra Medioevo ed età Moderna, per una serie di motivi complessi sui quali appare interessante focalizzare l’attenzione. Il tema dell’immigrazione corsa in Toscana, difficile da trattare per oggettiva carenza di fonti, presenta ancora molti lati da approfondire sui quali la Giornata cercherà di offrire un suo contributo.
I “Colloqui di Raggiolo”, questo anno alla loro quinta edizione, vogliono essere un appuntamento informale di confronto e discussione tra studiosi di storia Medievale e Moderna su temi di ambito locale, nei quali cercare di evidenziare i tratti di continuità e quelli di rottura tra le due epoche storiche. Sono stati pubblicati negli “Annali Aretini” (XIV, 2006) gli Atti della prima Giornata, svoltasi nel 2005, avente per argomento “La lavorazione del ferro nell’Appennino toscano” e sono in corso di stampa, presso la stessa sede, gli Atti della seconda Giornata sul tema “Il massiccio del Pratomagno”.

I Colloqui di Raggiolo - V Giornata di Studi - Sabato 19 settembre 2009
L'immigrazione dalla Corsica alla Toscana, fra Medioevo ed età Moderna

Mattina (ore 10)
Presiede Giovanni Cherubini (Università di Firenze)
  • Jean Cancellieri (Universitè de Corse)
    L'emigrazione dei Corsi in Toscana nel Medioevo
  • Paolo Pelù (Deputazione di Storia Patria per le Antiche Provincie Modenesi)
    Aspetti delle relazioni economiche fra la Corsica e la Toscana nel tardo Medioevo
  • Anna Esposito (Università di Roma - La Sapienza)
    La presenza corsa nelle Maremme (secoli XV-XVI)

Pomeriggio (ore 15)
Presiede Alberto Nocentini (Università di Firenze)

  • Patrizia Meli (Università di Firenze)
    Un condottiero corso al servizio di Lorenzo il Magnifico: Pier Andrea Gentili di Brando
  • Andrea Barlucchi (Università di Siena - Arezzo)
    I Corsi di Raggiolo: leggenda o realtà storica?
  • Tiziano Arrigoni (ISIS Enrico Mattei, Rosignano Marittima)
    L'albero dell'albatro. Uomini e usanze dalla Corsica alla Toscana (secoli XIX-XX)

sabato 29 agosto 2009

Il Ciuco Farfallino

Nell’ambito del programma dell’appena conclusa estate raggiolata, ha avuto luogo una splendida manifestazione che ha avuto come protagonisti gli asini. L’obiettivo di questa giornata, realizzata in collaborazione con l’associazione casentinese “Gli Amici dell’Asino” ha voluto mettere in contatto le giovani generazioni con questo animale che ha avuto un ruolo rilevante nella storia e nell’economia del paese. Nel pomeriggio i due asini dell’associazione hanno portato a spasso per i borghi del paese i tanti ragazzini che nel mese di agosto animano Raggiolo, intervallando queste passeggiate con attività informative rispetto ad alcune specificità che caratterizzano questo animale. In serata una serie di prove di abilità, realizzate nella Piazza di Raggiolo, hanno dimostrato che al di là della connotazione negativa che la parola “asino” ha assunto nella nostra storia, l’asino è un animale particolarmente sensibile ed intelligente.
Per celebrare questo splendido animale riportiamo di seguito una storia di vita vissuta, raccontata da Romeo Ristori e pubblicata sul numero 36 di Tuttoraggiolo (giugno 2007): la storia del ciuco Farfallino.

Cliccando qui potrete invece vedere le foto dell’iniziativa, all’interno dell’album Estate 2009, grazie agli scatti di Lorenzo Venturini.

Il ciuco Farfallino di Romeo Ristori
Quando avevo l’età di sei anni andavo in giro a cercare di passare il tempo sempre insieme a Silvano Ciarchi di Silvia perché eravamo molto amici, come lo siamo tuttoggi. Oliviero e Domenico, detto “il Moca”, avevano un ciuco chiamato “Farfallino” che era il mezzo di trasporto di quei tempi. Questo somaro aveva nel groppone due cestoni. Un giorno io e Silvano si stava andando a giocare insieme verso il girone dove Oliviero aveva dei campi vicino al fiume. Anche lui stava andando laggiù e vedendoci ci chiamò e ci chiese se ci piaceva salire sul ciuco. Noi accettammo felici e lui ci montò ognuno dentro un cestone e ci portò così da casa Gina fin sotto il girone. Lì scendemmo dal ciuco ma continuammo ad andare dietro a Oliviero. Quando fu il momento di attraversare il fiume per andare nel campo Farfallino si arrabbiò tantissimo e cominciò a ragliare e, liberatosi, scappò via.
Il giorno successivo, mentre si andava a cercare Farfallino si partì dalla piazza io e Silvano. Per giocare ci si tappò gli occhi con una carta e si giocava a mosca cieca e, abbracciati, si cantava la vecchia canzone “La Romanina”. Quando si arrivò sotto casa mia (alla Balza n.d.r.), dove la strada non era protetta dal muretto come oggi, Silvano mi chiese se ci vedevo bene ed io stavo per rispondere di sì quando persi l’equilibrio e si cascò tutti e due di sotto al muro. Rotolammo e finimmo dentro una valigia che era stata buttata via fra i rovi e le vitalbe. I paesani che avevano assistito alla scena corsero subito in nostro soccorso: la Gina detta “del fosso”, il Martini detto “Martellino”, e Fedoro, mio fratello, che era alla finestra di casa quando accadde il fatto. Grazie a Dio la brutta caduta si concluse senza alcun danno per noi. Farfallino, per la cronaca, fu ritrovato due giorni dopo a S. Martino in Tremoleto.
Romeo Ristori

mercoledì 19 agosto 2009

Tradizionale Festa di Castagnatura

Organizzata dalla Brigata di Raggiolo, durante la festa di Ognissanti, questa è una gradevole iniziativa che si propone l'obiettivo principale di far trascorrere a tutti i partecipanti una piacevole giornata grazie alla presenza di varie iniziative offerte fin dal mattino, che guideranno il visitatore in un percorso alla riscoperta delle antiche tradizioni del paese come per esempio l'attività di raccolta dei frutti del bosco (soprattutto la castagna) e la loro trasformazione.
Tante le iniziative che si alterneranno nella giornata del 1° novembre, alla presenza delle Autorità del luogo, tutte centrate sul tema della Castagna, anche grazie alla "nuova vita" dell'antico Mulino di Morino, recentemente ristrutturato è divenuto patrimonio pubblico annesso al percorso dell'ecomuseo della castagna.
Nella piazza del Paese si potranno degustare i tipici piatti a base di castagne distribuiti negli appositi stands allestiti nei vari punti del paese. Inoltre potranno essere acquistati prodotti tipici di stagione: castagne, funghi e fragranti dolci di castagne freschi di forno.
Sarà presente una piccola Mostra mercato dell’artigianato locale del legno.
Potrà essere visitato il Museo della Castagna e un seccatoio in funzione.
Nel pomeriggio non mancheranno momenti di divertimento per grandi e piccini, e si potranno vedere all'opera i paesani che rievocheranno la pestatura della castagna, si potrà prenotare un posto per i racconti narrati nel seccatoio, si potrà assistere alla preparazione della polenta...il tutto condito da un ameno paesaggio, un buon profumo di caldarroste e vino broulé.

Due righe di presentazione:
Le castagne hanno costituito per secoli la base alimentare della montagna casentinese e di conseguenza la coltura del castagno e la castagnatura erano operazioni centrali nel ciclo annuale. La sopravvivenza era garantita da questo frutto.
Una filastrocca recita così:
Raggiolo in mezzo tra due fiumi giace - la sua ricchezza son le quattro brice - ma se le brice non vengono a bono - vedo ballar Raggiolo senza sono.
La “Castagnatura” era un periodo di circa due mesi e mezzo che iniziava a ottobre.
Un vecchio detto dice “S.Michele, la castagna nel paniere” e si riferisce alla ricorrenza del Santo Patrono di Raggiolo che cade il 29 settembre, giorno di festa grande.
Dopo quella data le foglie cominciano a ingiallire e dalle rame, piene di ricci, cominciano a cadere le prime castagne.
A metà ottobre la “castagnatura” era in pieno svolgimento. Dopo la fine di ottobre iniziava l'ultima fase della raccolta. Era la “ricerca”, in cui si andava a scovare le castagne rimaste sotto lo spesso strato di foglie, aiutandosi con la forca, ricavata da un ramo di castagno biforcuto.
Poi arrivava la “busca”: chiunque poteva andare liberamente in cerca in tutte le selvi delle castagne rimaste.
Finita la raccolta si portavano le castagne a seccare. Se i castagneti erano vicini a casa, ci si caricavano “a reni” o sulla “miccia” i sacchi pieni del raccolto e si depositavano nel seccatoio, che generalmente si trovava a fianco della casa; se invece erano lontani, il seccatoio era costruito in mezzo alla selva.
Il lavoro nel seccatoio durava quasi due mesi, giorno e notte, perché il fuoco non si doveva mai spengere.
Nei giorni in cui si continuava a far fuoco, i seccatoi avvolgevano Raggiolo in una nube di fumo azzurrino dall’odore piuttosto pungente e diventavano i luoghi caldi in cui il vicinato si riuniva a veglia. Quando il seccatoio veniva scaricato le castagne secche venivano “pestate” per separarle dalle buccie poi veniano portate al Mulino per la macinatura.
La “castagnatura” finiva così a metà dicembre.
Oggi, in ricordo di quel periodo così importante per il paese, la Brigata di Raggiolo organizza la “Festa di Castagnatura”. In quella giornata tutti i paesani si riuniscono in piazza per pranzare e degustare vari tipi di dolci fatti con farina di castagne. Sono chiaramente benvenuti anche i “forestieri”.

domenica 16 agosto 2009

Arrivano i Corsi

Proseguono i tradizionali appuntamenti con i colloqui di Raggiolo, organizzati con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Unversità di Siena (sede di Arezzo). Il 19 settembre 2009, dalle ore 9.30 alle ore 16.30, nuovo appuntamento nella Piazza di Raggiolo dedicato a "l'immigrazione corsa in Toscana tra medioevo e prima età moderna". Sarà quindi l'ennesima occasione per andare alla ricerca dell'origine corsa di Raggiolo e secondo le prime anticipazioni, le aspettative degli abitanti di questo splendido paese del Casentino, da sempre orgogliosi della loro identità, non andranno deluse: le origini corse sarebbero state definitivamente provate.

Negli alberi e nel legno

Sempre nell'ambito delle iniziative dell'estate 2009, ecco un altro appuntamento dedicato al paesaggio, con un'escursione nei boschi raggiolatti, accompagnata da un'azione poetica, una perfetta sintesi tra le bellezze di una natura incontaminata e la leggerezza che solo la poesia può regalare. L'appuntamento è fissato per le ore 17.00 del 23 agosto 2009, presso l'Eco Museo della Castagna. Anche in questo caso vi aspettiamo numerosi!

Le Merende di Nonna Metilde

Proseguono le iniziative dell'estate raggiolatta con una splendida merenda dove si potranno degustare i semplici sapori di un tempo che fu. L'appuntamento è per le ore 18.00 del giorno 16 agosto 2009, presso il Mulino di Morino. Sarà l'occasione per passare alcune ore serene in uno dei luoghi più freschi e suggestivi di Raggiolo, ma soprattutto per ritrovare sapori ormai dimenticati, ma anche per far conoscere ai nostri ragazzi i principi di un'alimentazione sana e naturale.

sabato 15 agosto 2009

Cena in Piazza

Il 19 agosto 2009 tutti insieme a cena sulla splendida piazza di Raggiolo. Si rinnova l'abituale appuntamento dell'estate raggiolatta, un momento conviviale per tutti coloro che si riconoscono nella comunità di Raggiolo e anche un modo per contribuire "concretamente" al finanziamento della Brigata. Anche quest'anno la selezione gastronomica del nostro chef punta decisamente sul pesce, con una splendida "pepata di cozze agli strangozzi" seguita da gustosi "spiedini di pesce". Per concludere "cacio, pere e frutti di bosco" e poi gli immancabili "tozzetti" bagnati da un sublime "Passito di Pantelleria". Dopo la cena ci si scatena con le musiche di Tony Raffy. Si consiglia la prenotazione, presso il banchino della Brigata o presso la Bottega Gambini. Vi attendiamo numerosi!

Eletto il nuovo consiglio della Brigata

Il 15 agosto 2009, a seguito dell'assemblea dei soci, è stato eletto all'unanimità il nuovo Consiglio Direttivo della Brigata di Raggiolo per il periodo 2009-2012.
Ecco i nuovi consiglieri eletti: Bianchi Luigi, Ciarchi Fernanda, Donati Ornella, Frizzi Carlo, Gambini Adelio, Gambini Arturo, Gambini Daniele, Giorgini Riccardo, Giovannuzzi Andrea, Giovannuzzi Giuseppe, Luddi Bruno, Ronchetti Marcello, Rossi Ornella, Schiatti Andrea, Schiatti Paolo.
Il Consiglio uscente ha voluto ringraziare Michela Zacchi e Daniela Luddi, che hanno deciso di non ripresentare la loro candidatura per il prossimo Consiglio.

lunedì 10 agosto 2009

La Brigata di Raggiolo

L’Associazione “La Brigata di Raggiolo” è nata nel 1994 su iniziativa di un gruppo di amici uniti dalla comune intenzione di salvare la storia, la cultura e le tradizioni del loro paese, altrimenti condannate all’inevitabile oblìo per la graduale scomparsa dei “vecchi” del paese e delle loro memorie.
La Brigata di Raggiolo, che oggi conta più di 200 famiglie associate sparse in tutta Italia e all’estero, ha finalità volte alla valorizzazione culturale, sociale e ambientale del paese di Raggiolo, del suo territorio, dei suoi sapori e dei suoi prodotti.
A tal fine ha già pubblicato quattro libri, restaurato opere d’arte della Pieve di S. Michele Arcangelo, organizzato convegni e mostre, valorizzato angoli e percorsi del paese.
E’ inoltre impegnata nel recupero della coltivazione del castagno da frutto e nella salvaguardia delle tradizioni legate alle relative fasi lavorative. Per questo ha in gestione il “Museo della Castagna”, che riceve centinaia di visitatori l’anno, ha restaurato e rimesso in funzione un vecchio seccatoio, utilizzato da alcune famiglie del paese, ed è imminente il ripristino della funzionalità del mulino ad acqua per la macinatura.
Ogni anno organizza, l’ultima domenica di ottobre, la tradizionale “Festa di Castagnatura”, con offerta di vari prodotti a base di farina di castagne, oltre ai tradizionali polenta, bricie e baldino.
La Brigata di Raggiolo collabora fattivamente con il Comune di Ortignano-Raggiolo per la realizzazione delle attività volte al raggiungimento di scopi comuni.