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domenica 14 agosto 2011

150° dell'Unità d'Italia

IL 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA COMMEMORATO RICORDANDO I CADUTI DELLE GUERRE MONDIALI.

Il 2011 è l’anno del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia e tra le moltitudini di manifestazioni avvenute in tutto il Paese, anche la piccola comunità di Raggiolo ha partecipato attivamente alle celebrazioni. Lo si è voluto fare con dignità e passione, incentrando la cerimonia sul ricordo e sulla commemorazione dei caduti della 1° e 2° Guerra Mondiale del paese di Raggiolo.

La cerimonia ha visto la partecipazione delle autorità civili e militari, il Sindaco di Ortignano-Raggiolo, il vice Sindaco di Bibbiena e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Bibbiena, delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche della provincia di Arezzo, tra cui l’Ass. Naz. Polizia di Stato, l’Ass. Naz. Alpini, L’Ass. Naz. Marinai, l’Ass. Naz. Forestali, Ass. Naz. Vittime Civili e Militari, l’Ass. Naz. Veterani e Reduci Garibaldini. Naturalmente la popolazione ha partecipato vivamente a tutta la cerimonia che ha visto l’alzabandiera sulle note dell’Inno Italiano e la deposizione di una corona d’alloro alle lapidi dei caduti affisse sulla facciata della Chiesa di San Michele Arcangelo.
La cerimonia religiosa, con la lettura dei nomi dei caduti Raggiolatti delle Guerre Mondiali ha concluso il suffragio e la commemorazione di chi, con il sacrificio della propria vita, ha permesso a noi tutti di vivere in pace in una nazione unita e prospera.
Per l’occasione si è voluto rendere omaggio anche alla targa di marmo affissa sulla sede dell’ecomuseo, collocata 150 anni fa, ricorda il plebiscito che sancì l’annessione del Granducato di Toscana al Regno di Piemonte nel 1860, dando così un altro passo fondamentale alla costituzione del Regno d’Italia che avverrà l’anno seguente; le bandiere Italiana ed Europea sanciscono la storia del nostro Paese, partita da quel plebiscito ed arrivata alla costituzione dell’Unione Europea.
Come ultimo omaggio sono state recuperate le lampade delle lapidi ai caduti, oltre a salvarle dalla ruggine è stato ripristinato al loro interno il lumino, ormai da tanto tempo spento, in modo da mantenere viva la memoria del loro sacrificio con una sempiterna luce.