Negli ultimi
tempi si sono intensificate le segnalazioni, da parte dei castanicultori del
nostro paese, di attacchi della Vespa cinese. Questo insetto (chiamato
comunemente anche cinipide galligeno) è un imenottero originario delle regioni
asiatiche (è presente in Cina Corea e Giappone); importato in Italia alcuni
anni or sono, si è diffuso molto velocemente.
Il cinipide
è un insetto fitofago che produce, come segno esteriore, galle ossia formazioni
vegetali, di colore verde e poi tendente al rosso, di forma sferoidale nella
foglia o nella gemma del castagno; nel lungo periodo la vespa cinese provoca
nelle piante un generale deperimento che comporta una diminuzione della
produzione di castagne e nei casi più gravi il disseccamento molto esteso della
chioma sino alla morte della pianta.
Se tale
insetto non viene fronteggiato in modo adeguato correremo il pericolo di non
vedere più i nostri boschi di castagni, boschi che hanno rappresentato l’unica
fonte di sostentamento di intere generazioni di raggiolatti e non solo.
L’unico
sistema per fronteggiare il cinipide è un sistema di lotta biologica che
consiste nell’utilizzo di un altro insetto, il Torymus sinensis, che in natura
è un parassita della vespa cinese. In Toscana il servizio fitosanitario della
regione si occupa della gestione della lotta al cinipide tramite “lanci” del
Torymus in appositi siti individuati sulla base delle segnalazioni.
A questo
proposito la Brigata di Raggiolo, sensibile nei confronti della minaccia
rappresentata da questo insetto, si è
mossa in modo da mettere a punto un metodo per far si che le segnalazioni di
danni arrivino in modo più concreto possibile agli organi preposti: infatti il
nostro obiettivo è quello di fare fronte comune ossia dare vita ad una comunicazione unica a livello non
solo del paese di Raggiolo ma anche a livello del comune (a tal proposito è
stato interpellato anche il Sindaco Ivano Versari) che raccolga le segnalazioni
di tutti i paesani che notano i danni di questo insetto. Le segnalazioni
vengono effettuate tramite appositi moduli che si trovano all’”Alimentari
Gambini” a Raggiolo, presso Andrea Giovannuzzi e sono scaricabili anche da
internet sia dalla pagina fecebook della Brigata di Raggiolo, sia su questo sito.
I moduli possono essere riconsegnati presso “Alimentari Gambini” od inviati via
mail all’indirizzo labrigatadiraggiolo@gmail.com.
Dietro
l’angolo c’è una svolta epocale per questo paese ossia quella di mettere da
parte tutto ciò che negli anni scorsi ci ha diviso e far fronte comune per
contrastare questa pericolosa insidia.
Confidiamo
in una partecipazione il più possibile ampia, più segnaleremo la presenza di
questo terribile insetto, maggiore sarà l’interessamento degli Enti di
controllo e maggiori saranno i lanci dell’insetto antagonista, il destino dei
nostri boschi è nelle nostre mani.