L’ombra del silenzio: c'è Raggiolo nel nuovo romanzo di Vincenzo Giarritiello
Raggiolo (AR) – Una serata di emozioni al Sepolcreto, dove la comunità si è ritrovata per ascoltare la presentazione di L’ombra del silenzio, il nuovo romanzo di Vincenzo Giarritiello edito da Helicon, e ambientato proprio a Raggiolo. L’iniziativa si inserisce nel programma estivo promosso da La Brigata di Raggiolo, che da anni anima il borgo con eventi culturali e incontri letterari.
Un romanzo di famiglia, segreti e rivelazioni
Consapevole che gli resta ormai poco da vivere, un cavaliere, noto imprenditore napoletano, decide di concedersi una vacanza nella sua casa di Raggiolo. La figlia Luisa inizialmente si oppone, ma poi si convince: il medico ritiene che l’aria buona possa giovare al padre e la permanenza potrebbe favorire una riappacificazione con il fratello Mattia, che lo accompagnerà.
Ad attenderli a Raggiolo c’è Pietro, uomo di fiducia del cavaliere, legato a doppio filo alla moglie Ada da un segreto che lo tormenta. L’improvviso aggravarsi delle condizioni di salute del cavaliere porta anche Luisa e il marito a trasferirsi nel borgo, raggiunti poi dai figli Luca e Guglielmo, desiderosi di esaudire la volontà del nonno: trascorrere con loro alcuni giorni di serenità.
La famiglia finalmente riunita diventa motivo di gioia per il cavaliere, che propone un’ultima grande esperienza: salire fino alla Croce del Pratomagno per ammirare l’alba. Sarà in quell’occasione che deciderà di svelare il segreto custodito per anni, un’ombra che grava sulla sua vita e che ora trova voce. Ma non sarà il solo: anche Pietro, presente alla confessione, maturerà la decisione di rivelare alla moglie il proprio segreto.
La magia della Notturna
Questa scalata verso la Croce richiama idealmente la tradizionale Notturna del Pratomagno, la camminata notturna nei boschi per assistere all’alba dalla vetta. Una tradizione collettiva che unisce fatica, silenzio e stupore, e che nel romanzo diventa simbolo di passaggio, rivelazione e rinascita. Un’esperienza vissuta direttamente dall’autore e che ha evidentemente lasciato il segno. Non è un caso, che la copertina del volume porti proprio l’immagine della famosa Croce, fotografata da Lorenzo Venturini.
L’amore per Raggiolo
Giarritiello ha ricordato il suo legame personale con Raggiolo, nato anche grazie al suocero Osvaldo Petrucciolo. «Raggiolo è un luogo dall’atmosfera magica, soprattutto per chi ha una vocazione artistica», ha detto, sottolineando come l’anima di un posto non sia fatta solo di pietre e paesaggi, ma anche delle persone che lo vivono e la frequentano.
Per questo ha voluto omaggiare La Brigata di Raggiolo, nel romanzo definita come “la combriccola”, per il suo ruolo nel custodire tradizioni e nel mantenere viva la comunità.
Il senso del titolo
Uno dei momenti più intensi della serata è stato la spiegazione del titolo. Come l’ombra è il riflesso della luce, così le parole sono il riflesso del silenzio. In questo equilibrio si colloca il cuore del romanzo: la rivelazione di un segreto familiare, che emerge dal silenzio e trova soluzione dentro gli affetti, diventando occasione di coesione e riconciliazione.
L’imprenditore come figura etica
Il cavaliere non è solo il protagonista di una vicenda privata, ma anche la rappresentazione dell’imprenditore autentico: colui che considera l’azienda come una famiglia e che dà valore alle persone che ne fanno parte. Un modello oggi raro, che richiama la figura di Adriano Olivetti, imprenditore illuminato capace di coniugare lavoro, comunità e dignità.
Un romanzo che insegna
La presentazione è stata arricchita dall’intervento della prof.ssa Cristiana Vettori, che ha parlato della figura del narratore onnisciente, capace di guidare il lettore conoscendo pensieri e destini dei personaggi, e della caratterizzazione come strumento per rendere vivi e credibili i protagonisti. Un’occasione per avvicinare il pubblico anche agli strumenti della scrittura.
Conclusione
L’ombra del silenzio è un romanzo che intreccia famiglia, comunità e paesaggio. Racconta segreti, li porta alla luce e li ricompone negli affetti. Celebra Raggiolo come “luogo dell’anima” e il Pratomagno come spazio di rivelazione. È anche un libro che riflette sul senso dell’impresa come responsabilità sociale, ricordando che dietro ogni azienda ci sono persone.
Un’opera che trasforma il silenzio in parola, e la parola in occasione di riconciliazione.
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