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martedì 15 marzo 2016

LA CARTA DEI VALORI DEL PRATOMAGNO




PREMESSA

Conosciamo tutti la bellezza del Pratomagno, siamo tutti attratti dal fascino del suo crinale.
La Croce è per tutti noi un punto di riferimento. Qui il cielo è più cielo, la prateria un mare d’erba dove lo sguardo si perde in un paesaggio indimenticabile, in cui lo spirito trova nutrimento.
Il Pratomagno è un luogo straordinario: del suo delicato equilibrio paesaggistico abbiamo coscienza come di un patrimonio non riproducibile, che abbiamo ereditato e che sentiamo la responsabilità di lasciare alle generazioni future. Sappiamo infatti di appartenere a una terra della quale siamo i custodi, non i padroni.
Nasce da qui il desiderio di conoscersi, di aprire un dialogo franco e positivo tra gli enti che amministrano il territorio e le associazioni che nelle pendici del Pratomagno praticano il volontariato a favore del proprie comunità con spirito libero e solidale.
Dopo gli eventi del grande restauro della Croce nel 2013 e quelli recenti sul trasvolatore H.Hinkler, sentiamo il desiderio di gettare una rete attraverso il crinale e tra le valli per scambiarci esperienze, prospettive e idee, per creare solidarietà e far crescere il senso di appartenenza e rendere espliciti i valori che costituiscono l’identità della nostra montagna.
Abbiamo la fortuna di vivere lontano dai luoghi del frastuono e della finzione e per questo vorremmo dare ancora più voce al nostro mondo, al nostro agire per la tutela e la promozione del
Pratomagno.
Al vecchio concetto della montagna come territorio svantaggiato è opportuno sostituire quello di montagna come territorio di valore e di senso, come culla di diversità e quindi di identità storico-culturali e naturali da preservare e valorizzare con giudizio e rispetto, a partire dalle popolazioni che vi abitano.
Parliamo di luoghi dove il silenzio non è un vuoto da colmare, ma pace e discrezione, la lentezza una risorsa esistenziale. Qui la sobrietà vissuta con consapevolezza diviene rispetto dell’ambiente, dell’uomo e della comunità, pensiero rivolto alle generazioni future.
Le nostre piccole valli con la loro quiete sono la risposta al frastuono del mondo contemporaneo, alla sua insensata monocoltura. Sono una rarità e un vantaggio competitivo. Per questo già adesso il nostro territorio è un richiamo e un’oasi per un turismo responsabile, capace ancora di percepire lo spirito del luogo, altrove scomparso per il dilagare del brutto, dell’ignoranza, della volgarità.
E’ necessaria quindi una risposta comune degna del Pratomagno, per valorizzarne le potenzialità economiche utili alla definizione di politiche territoriali coerenti ed espansive, giocate sul verde, l’artigianato e l’accoglienza, l’autenticità. Forse è la strada perché i giovani trovino elementi di richiamo e di garanzia nei territori di origine, a cominciare dalle reti tecnologiche.
Sono temi che ci interrogano da vicino e davvero ci sembra arrivato il momento di operare insieme, ciascuno con la propria identità e la propria storia, senza rinunciare a nulla delle proprie attività, ma collegandosi per quanto possibile agli altri per trarre forza e idee da quanto ci unisce.
Serve un patto del Pratomagno per definirne un profilo condiviso, tutelarne il valore e svilupparne il patrimonio. È il modo per fare del crinale una cerniera, non più una frontiera.
Il futuro ci chiama: rispondiamo insieme.

* * * * *

Art.1

I VALORI CHE CI UNISCONO

Il Pratomagno unisce le nostre comunità dal punto di vista sociale, culturale, economico e spirituale.
Le popolazioni residenti riconoscono al Pratomagno un ruolo centrale per la qualità della loro vita e
si impegnano pertanto a condividere gli sforzi per preservarlo e svilupparlo, perseguendo i principi
della sostenibilità ambientale e della solidarietà fra gli abitanti.
I sottoscrittori di questa Carta, di cui la Premessa è parte integrante, si impegnano ad essere
ricercatori del dialogo e agenti della salvaguardia del paesaggio e del patrimonio del Pratomagno,
nel rispetto ed in continuità con la storia, i caratteri ed i valori ereditati dal passato.

Art.2

SOGGETTI PROMOTORI DELLA CARTA DEL PRATOMAGNO

Sono soggetti promotori della Carta del Pratomagno le Istituzioni pubbliche, le Associazioni, le
Aziende del territorio, che ne condividano i valori e la prassi di cui all’articolo 1.

Art.3

SCOPO DELLA CARTA DEL PRATOMAGNO

Scopo della Carta del Pratomagno è di :
- Impegnare i sottoscrittori a promuovere insieme il territorio del Pratomagno;
- promuovere la condivisione dei valori di cui all’Art. 1;
- Impegnare i sottoscrittori, e in particolare le Istituzioni pubbliche e le Associazioni a mettere a
disposizione le risorse umane e/o economiche adeguate alla preservazione e al rinnovamento dei
valori sopra espressi, e a promuovere la loro conoscenza ai visitatori esterni;
- Lavorare con l’obbiettivo di lasciare alle generazioni che verranno un territorio migliore di quello
presente, stimolando anche la nascita ed il rafforzamento di “comunità di eredità”, costituite da
“insiemi di persone che attribuiscono valore a degli aspetti specifici dell’eredità culturale, che
desiderano, nell’ambito di un’azione pubblica, sostenere e trasmettere alle generazioni future” (cfr.
Convenzione di Faro);
- Impegnare le Istituzioni a lavorare insieme alle popolazioni secondo il principio della sussidiarietà
per favorire le azioni di controllo e salvaguardia del territorio, comprese quelle di prevenzione e
ripristino dei danni atmosferici causati dai cambiamenti climatici promuovendo azioni per un
mitigamento dell’impatto dell’uomo sull’ambiente.

Art.4

AZIONI A SOSTEGNO DEL PAESAGGIO:

- Preservare i valori paesaggistici dell’area ad iniziare dai boschi e dalla prateria di crinale
attraverso una gestione coordinata che ne permetta la conservazione ed il rinnovamento dei caratteri
peculiari.
- Promuovere azioni di salvaguardia del paesaggio, intese come attività di riconoscimento,
documentazione, protezione, promozione e valorizzazione.

Art.5

AZIONI A SOSTEGNO DELLE COMUNITÀ

- Valorizzare le tradizioni, le ritualità e le varie forme di patrimonio materiale ed
immateriale, riconoscendole come elementi strategici per consolidare il senso di
appartenenza;
- Promuovere la conservazione attiva dell’eredità culturale dell’area;
- Promuovere la permanenza ed il nuovo insediamento degli abitanti;
-Riconoscere il valore dei borghi e degli insediamenti sparsi quali presidi strategici per la tenuta
dell’assetto idro-geologico ed in generale per la salvaguardia del territorio;
-Promuovere la conservazione delle botteghe e degli empori di montagna, nonché dei presidi
sanitari e delle scuole quali capisaldi per la permanenza delle famiglie;
-Sviluppare la connettività di rete quale servizio imprescindibile di libera opportunità e presupposto
per lo sviluppo di forme di lavoro.

Art.6

AZIONI A SOSTEGNO DELLA MOBILITÀ

-Conservare la trama delle strade minori di servizio ai paesi e quella dei sentieri e dei percorsi
storici;
-Assicurare forme di trasporto pubblico per residenti e turisti (attraverso anche forme innovative, es.
servizio a chiamata…)
-Privilegiare spostamenti lenti: a piedi, in bicicletta, a cavallo
-Attivare percorsi circolari tra i due versanti per favorire la frequentazione delle terre alte, ma anche
interazioni tra i visitatori e le realtà produttive e le emergenze culturali dell’area.

Art.7

AZIONI A SOSTEGNO DELLA CONOSCENZA E DELLO SVILUPPO DELL’AREA

La Carta del Pratomagno impegna i sottoscrittori, con particolare riferimento alle istituzioni, alla
conoscenza e allo sviluppo dell’area individuando le seguenti azioni da finanziare con la ricerca di
fondi economici:
-Promuovere la raccolta di studi e ricerche già effettuate nell’area attraverso l’identificazione di un
piccolo centro di documentazione in entrambi i versanti;
-Attivare studi e ricerche, in collaborazione con dipartimenti universitari, intorno alle diverse
tematiche ad iniziare dalle dinamiche di trasformazione del paesaggio causate da vari fattori,
compresi quelli climatici;
-Promuovere la realizzazione di un censimento del patrimonio immateriale dei versanti del
Pratomagno.

Art.8

AZIONI A SOSTEGNO DELL’ANIMAZIONE SOCIO-CULTURALE

-Supportare il mondo dell’associazionismo locale attraverso anche la qualificazione e la
promozione di azioni già in essere;
-Valorizzare la rete dei presidi culturali, rappresentati dalle strutture dell’Ecomuseo e dalle altre
forme di luoghi della cultura (musei, biblioteche, sale polifunzionali), per incrementare la socialità e
alimentare atteggiamenti di cura e cittadinanza attiva verso il proprio contesto di vita;
-Promuovere il coinvolgimento delle scuole locali per la conoscenza del territorio e per stimolare
attività di ricerca-azione con momenti di restituzione e confronto;
-Promuovere la costituzione di un’antenna dell’Ecomuseo dedicata al Pratomagno presso lo Chalet
di Giocondo con funzioni di cerniera tra i due versanti (punto informazioni, distribuzione
materiale…)
-Promuovere la realizzazione di giardini botanici e aree di conoscenza e divulgazione della flora e
delle piante endemiche del territorio;
-Promuovere una pianificazione culturale e turistica integrata fra i due versanti del Pratomagno.

Art.9

AZIONI A SOSTEGNO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE

- Promuovere e supportare attività economiche, specie quelle del bosco, della terra e
dell’artigianato, legate alla valorizzazione delle risorse locali e delle nuove generazioni, con
particolare riferimento ai prodotti locali di eccellenza;
-Stimolare la nascita di imprese in grado di coniugare tradizione e innovazione, attraverso percorsi
anche sperimentali in collegamento con istituti di ricerca;
-Promuovere e supportare attività economiche legate al turismo sostenibile, che siano coerenti con i
valori e le prassi evidenziati;
-Messa a punto di strategie promozionali congiunte per la creazione di un marchio territoriale del
Pratomagno;
-Favorire lo sviluppo di attività di allevamento, sia come risorsa economica sia come strumento di
conservazione del crinale del Pratomagno e del suo territorio.

Art.10

AZIONI A SOSTEGNO DELL’OSPITALITÀ

-Promuovere forme di “ospitalità di comunità” responsabili, andando ad esempio a definire e
implementare protocolli e documenti di regolamentazione e incentivazione di azioni eco-sostenibili
e di promozione e tutela ambientale. (sviluppando anche iniziative esistenti, vedi percorso di
“Festasaggia”);
-Mantenere, caratterizzare e valorizzare la rete dei sentieri attraverso una loro tematizzazione legata
alle tradizioni locali (croce del Pratomagno, Hinkler, transumanza…);
-Promuovere iniziative turistiche e culturali di rilievo, con modalità congiunte, tra i due versanti;
-incentivare azioni di promozione e valorizzazione delle attività già in essere attraverso anche un
sito comune (www.crocedelpratomagno.it).


Pratomagno, gennaio 2016