Basta poco per trascorrere una bella giornata, quando il
tempo ci assiste e la temperatura ci fa credere di essere in una mite giornata
di settembre. Il sole è un precursore del sorriso e, quando cala il buio, il
fuoco di un ceppo dona quel calore che rende l’atmosfera incantata e
accogliente all’inverosimile.
Festa di Castagnatura, 2013, bel tempo, aria pura,
convivialità, amici, buon cibo e castagne a volontà. Finalmente una giornata da
passare sorridendo, lontani da preoccupazioni e stress.
Raggiolo forse crea una sorta di atmosfera d’altri tempi, l’impegno
del “La Brigata di Raggiolo” è sempre assiduo e comprende tutti gli aspetti che
possiamo offrire.
A cominciare dal buon cibo, un pranzo con sapori eccezionali
con gli ingredienti dei nostri boschi: la farina di castagne e marroni, gli
stand pomeridiani hanno fatto assaggiare le vere tipicità di Raggiolo, le brice
(o caldarroste per i forestieri), i baloci (o marroni lessi), la polenta di
farina di castagne, il baldino (o castagnaccio), i dolci tipici come il cuor di
marrone e il pan co’ santi, fino a dolci moderni, vere delizie frutto dell’ingegno
della moderna pasticceria unita ai nostri ingredienti tradizionali.
E se non basta un sacchetto di brice appena arrostite a
scaldare lo stomaco, cosa c’è di meglio di un buon bicchiere di Vin Brûlé? La Festa di Castagnatura è un viaggio attraverso
sapori semplici, autentici e a km zero.
L’ingrediente tipico vuole anche la tradizione dei gesti e
degli strumenti: la rievocazione della pestatura della castagne è ormai uno
spettacolo che deve però far conoscere uno stile di vita esistito fino a poche
decine di anni fa. I seccatoio con le castagne sopra la testa e le novelle
raccontate al lume del fuoco, il mulino con la macina mossa dalla forza dell’acqua
capace di far tremare il pavimento sotto i nostri piedi, ma creatore di una
polvere fine e profumata.
C’è l’Ecomuseo della Castagna, il luogo dove tutto assume
una dimensione comunicativa, capace di spiegare le tradizioni, la cultura e la
vita di un popolo fin dalla sua origine, e quest’anno c’erano le proiezioni di
filmati sulle iniziative avvenute a Raggiolo, perché non c’è solo la
Castagnatura, lavoriamo tutto l’anno per raggiungere risultati di prestigio
come il restauro della Croce del Pratomagno, la commemorazione degli Ebrei
rifugiati a Raggiolo, i restauri dei crocefissi storici della nostra Chiesa , i
colloqui di Raggiolo, la nuova carta dei sentieri del Pratomagno e tanto ancora.
Festa di Castagnatura vuol dire anche Festasaggia, il
riconoscimento che siamo orgogliosi di poter mostrare, rilasciato dall’Unione
dei Comuni montani del Casentino, grazie alle nostre pratiche di valorizzazione
della cultura e delle tradizioni, di utilizzo di prodotti del nostro territorio
e di sensibilizzazione per la tutela dell’ambiente con la raccolta
differenziata.
E poi c’è Raggiolo, basterebbe questo per giustificare una
visita che duri tutta una giornata, lasciandosi cullare dal ritmo lento che la
nostra anima ha perso, scoprire i piccoli scorci che ci portano a fare
fotografie con l’intento di catturare quel piccolo momento caratteristico.
Lasciarsi pervadere dallo spirito di Raggiolo è un privilegio per pochi, ma
quando succede, quando si riesce a scorgere l’intima essenza di una comunità e
di un territorio, allora il cuore ne viene rapito, non c’è scampo.
Arrivederci al 2014, e se avete proposte, suggerimenti e voglia
di supportarci non esitate a contattarci e a venire a Raggiolo.